ALGHERO – Dal 2019, a cui risalgono ultimi dati della missione conoscitiva della Commissione Europea, ad oggi, la situazione del contrasto al diffondersi della peste suina africana ha fatto registrare un lavoro encomiabile. Il lavoro svolto dalla competente Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina, con il Coordinamento dei servizi veterinari Ats, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, il Corpo Forestale, l’Agenzia Forestas, le Amministrazioni comunali, ma soprattutto gli allevatori e le Associazioni di Categoria, i cacciatori e i cittadini, hanno svolto, ognuno per propria competenza, un opera di grande valore ai fini del contrasto all’emergenza sanitaria. Ragione per cui, la lotta contro il virus della peste suina dovrebbe arrivare al punto che la Sardegna venga riclassificata nell’apposito regolamento dell’Unione Europea, dove ora si trova classificata come regione soggetta a restrizioni.
Con un ordine del Giorno presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia Monica Pulina e Giovanni Monti, il consiglio comunale, impegna con voto unanime il Sindaco a chiedere al Presidente del Consiglio e al Governo di intervenire presso le sedi comunitarie al fine di chiedere che la Sardegna venga riclassificata, così da consentire finalmente agli allevatori in regola e certificati di poter esportare in Italia, in Europa e nei Paesi Extracomunitari. “Gli esiti della missione conoscitiva dell’Unione Europea, unitamente agli sforzi compiuti dalle autorità sanitarie e dagli allevatori, sia nei confronti delle residue sacche di suini allo stato brado, sia per la certificazione degli allevamenti e il monitoraggio dei cinghiali, dicono che stiamo andando verso la direzione giusta, a tal punto che la stessa Commissione Europea, come dichiarato dal Commissario Europeo della salute Stella Kyriakides in risposta ad una apposita interrogazione, avrebbe potuto prendere in considerazione una revisione delle misure di regionalizzazione dell’Ue per allentare le restrizioni”, è spiegato nell’Ordine del Giorno.