CAGLIARI– “In questi mesi, grazie ad un lavoro, coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente, coi parchi, nazionali e regionali, e le aree marine protette, è stato aggiornato il protocollo, già approvato nel 2018, alle nuove esigenze di sviluppo delle aree interessate da strumenti di tutela”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, dopo la firma del nuovo documento avvenuta ad Alghero nella sala conferenze del Parco di Porto Conte. E questo non prima di un evento di grande rilevanza naturalistica ovvero la liberazione, nelle acque del golfo di Tramariglio, proprio davanti alla sede del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, di un’esemplare di tartaruga Caretta Caretta.
Agnese, questo il nome che le è stato assegnato, è stata restituita al suo habitat dopo che fu trovata davanti al Lido di Alghero da un bagnante mentre era in condizioni di difficoltà a causa delle maglie di una rete che le impedivano di nuotare. Una volta chiamati i soccorsi, intervenuti la Guardia Costiera e personale dell’Amp, l’esemplare di Caretta Caretta è stato preso in consegna, messo in sicurezza e curato fino alla liberazione di ieri pomeriggio. E questo alla presenza del Sindaco Conoci, assessori Montis e Cocco, il Presidente del Parco Tilloca,i vice Grossi, il presidente della commissione Ambiente Mulas, il direttore Mariani, il commissario dell’Asinara Muntoni e il direttore Gazale. le rappresentanze locali della Guardia di Finanza, Capitaneria e Aeronautica e, come detto, della Regione con l’assessore Porcu, oltre che di alcune scolaresche degli Istituti Superiori di Lanusei.
“È un passo importante – ha aggiunto l’assessore Porcu – per consentire la diffusione, tra le aree protette, delle buone pratiche, aiutando le strutture più giovani a raggiungere obiettivi rilevanti di tutela della biodiversità, in rapporto armonico con la presenza umana. Le aree protette costituiscono un’importante occasione di sviluppo dei territori interessati, con il richiamo di un flusso turistico sostenibile. Obiettivo che può essere meglio raggiunto con la presentazione unitaria delle aree presenti nel territorio regionale, anche attraverso lo sviluppo di politiche coordinate dalla Regione”.
“Stiamo lavorando anche per modificare il sistema nazionale di finanziamento dei parchi, con l’inclusione anche di quelli regionali tra le realtà finanziabili dallo Stato, oltre che dall’Amministrazione regionale, nonché per l’adeguamento degli stanziamenti previsti per le aree marine protette”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.
“Grande soddisfazione per il Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana – stato detto ieri dal presidente Tilloca e direttore Mariani – per il rinnovo di protocollo che rilancia la rete tra le varie aeree protette della Sardegna nell’ottica di una crescita omogenea connessa a tutela ambientale e sviluppo”.