SASSARI – Quali sono i progetti della Regione sull’aeroporto di Alghero? E i voli low cost rimarranno nello scalo del nord ovest della Sardegna? «Il 2016 è quasi compromesso ma qualcosa può essere salvato; per il 2017 invece la stagione è tutta da costruire. E allora chiediamo: è stato predisposto un piano per riportare i low cost ad Alghero? La Giunta regionale cosa ha intenzione di fare?». I coordinamenti provinciale e cittadino di Sassari di Italia Unica intervengono su un tema che rimane di stretta attualità: la scelta di Ryanair di lasciare l’aeroporto di Alghero, diventata operativa proprio nei giorni scorsi. Il vettore irlandese smobilita dopo 15 anni e terrà solo tre rotte interne a partire dal prossimo autunno. «Siamo molto preoccupati. Il nostro auspicio è che la Regione per il 2017 abbia almeno avviato interlocuzioni serie per ristabilire i contatti con Dublino. Lo scorso gennaio abbiamo notificato all’Amministrazione regionale un documento (http://www.italiaunica.it/29264-2/), in cui Italia Unica spiegava molto bene che il sostegno alle compagnie low cost è tuttora possibile senza infrangere le direttive europee».
Non è finita. «A parte però questa nostra sollecitazione sui voli low cost, c’è un altro aspetto che ci preoccupa. Riguarda la situazione di Sogeaal e la sua privatizzazione», riprendono i dirigenti dei due coordinamenti di Italia Unica. «L’assessore regionale dei Trasporti Deiana ai primi di febbraio ha presentato in Giunta un apposito disegno di legge per la ricapitalizzazione della società di gestione dello scalo algherese. Si tratta di dieci milioni di euro, che garantiranno la sopravvivenza nei prossimi mesi. E dopo? Siamo sempre in attesa della decisione della Ue sull’ammissibilità dei contributi co-marketing stabiliti dalla legge regionale 10 del 2010. Se la decisione dell’Unione Europea non arriva subito la Regione si rende conto del danno che potremmo avere?». Di fronte al rischio che la Sogeaal chiuda e il territorio possa così perdere un miliardo di euro di presenza turistica, la sanzione della Ue sarebbe trascurabile. «La Regione incassa comunque il 90 per cento dell’iva qui prodotta: ecco perché la sanzione sarebbe il male minore».
Quali sono dunque gli obiettivi reali? «Non possiamo permetterci di attendere. La condotta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana sta creando un danno al territorio e a tutta la Sardegna». È necessario capire cosa vuole fare la Regione. «Invitiamo Deiana a partecipare ad un confronto pubblico, qui, nel nord ovest», è la proposta di Italia Unica. E se dalla Regione non dovesse arrivare nessuna risposta? «Nei mesi scorsi, ed era ovviamente una provocazione, abbiamo proposto la revoca della cittadinanza sassarese al presidente Pigliaru, che con le decisioni della sua Giunta sta umiliando la sua città di origine, a cominciare dal no alla città metropolitana. Per Deiana adesso, con lo stesso spirito, chiediamo la revoca del passaporto”
Nella foto Piana e la dirigenza dei Italia Unica
S.I.