Sanità: baste chiacchiere, urgono azioni

ALGHERO – “Il resoconto della riunione del Consiglio Comunale di Alghero dedicata alla sanità del presidio Alghero-Ozieri ha dato corpo a ciò che da qualche tempo denunciamo. E cioè che quella delle ultime politiche è stata una campagna elettorale breve, che ha però prodotto in Provincia di Sassari una mole di promesse difficilmente riscontrabili in altre consultazioni”. Cosi il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde riguardo la condizione della Sanità algherese rispetto alle continue promesse sui vari interventi, ad oggi, priva di fondamento.

“Fra queste brilla quella da “marinaio” fatta dal Presidente della Regione Pigliaru e dal Direttore Generale della ATS Sardegna Moirano, che a febbraio avevano garantito che nel breve termine avrebbero avviato i procedimenti amministrativi necessari per la concreta realizzazione del 1° livello per il Presidio Alghero – Ozieri previsto dal Piano di ridefinizione della rete ospedaliera. E in una riunione della conferenza dei Sindaci, il Direttore di Ats dott. Moirano s’era espressamente impegnato ad avviare entro il 31 marzo i procedimenti attuativi. Ma è arrivata la fine di marzo e anche quella di aprile e di maggio e nulla di tutto ciò è accaduto. Anzi, su questi impegni elettorali è calata una preoccupante cappa di silenzio”.

“Un’altra grande delusione. L’ennesima. Eppure il Piano di ridefinizione della Rete Ospedaliera è stato approvato dal Consiglio Regionale il 25 ottobre dello scorso anno. Piano che prevede per il presidio di Alghero – Ozieri non solo il mantenimento delle discipline e servizi già esistenti, ma anche l’impegno ad avviare dal 2018 un programma di potenziamento dei servizi di pronto soccorso-osservazione breve intensiva, l’attivazione della funzione di semintensiva generale, delle discipline di oncologia e lungodegenza e della radiologia interventistica extravascolare. Servizi che stanno alla base della classificazione entro il 2018 del 1° livello per il presidio Alghero – Ozieri con la contestuale istituzione della rianimazione. Inoltre, il Piano prevede nell’ambito del programma di investimenti nell’edilizia ospedaliera anche la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero nel rispetto dei requisiti strutturali e tecnologici propri dei DEA di I livello”.

“Ma i nodi purtroppo stanno arrivando al pettine: per giungere a questo obbiettivo occorrono procedimenti lunghi e complessi, con l’individuazione delle risorse finanziarie, che non si definiscono in qualche settimana o in qualche mese. Ma occorre anche individuare le necessarie professionalità, che debbono essere quantificate in non meno di 15 infermieri, 7 anestesisti-rianimatori, oltre all’ulteriore personale necessario. Altra promessa da marinaio è allo stato quella del “bonus” da 250 milioni per l’edilizia ospedaliera, che a detta di Pigliaru il Governo avrebbe garantito nel caso di approvazione del Piano di riorganizzazione ospedaliera in tempi brevi. Bonus da utilizzare anche per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera di Alghero, al pari di quella realizzata a San Gavino che ha già ottenuto oltre 68 milioni di risorse”.

“Ebbene, nonostante il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera sia stato approvato 7 mesi fa del “bonus” non si vede neanche l’ombra. Ma è uscito fuori dai radar della politica isolana anche il Piano stesso, che per motivi sconosciuti si è arenato negli uffici del Ministero della salute che non ha competenze circa la sua approvazione. Una situazione paradossale che ha portato importanti ambienti del centrosinistra sardo a chiedere la rimozione dell’Assessore della sanità. Ma dobbiamo nostro malgrado rilevare anche la preoccupante assenza dei sindaci di Alghero e Ozieri, che ad ottobre dello scorso anno hanno brindato anticipatamente al 1° livello, e oggi, dopo avere serbato un lungo e religioso silenzio, macinano acqua e fingono di preoccuparsi senza mettere in campo significative reazioni.

“Dopo le chiacchiere e le rimostranze è ora arrivato il momento dell’azione politica. Sollecitiamo ancora una volta i sindaci di Sassari, Alghero e Ozieri a far tesoro dei propri errori di valutazione e a reagire mettendosi a capo di un movimento territoriale per fare pressione su Pigliaru e Arru affinché mantengano i patti con l’attuazione concreta del 1° livello per il presidio di Alghero-Ozieri e l’erogazione delle risorse per la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero. Noi staremo al loro fianco e soprattutto al fianco del territorio per restituire una speranza di dignità alla sua sanità”.

Nella foto l’interno del Civile

S.I.