ALGHERO – “Riparare i danni creati da 5 anni di gestione della sinistra della sanità è un lavoro a tempo pieno. L’impegno del Presidente del consiglio regionale Michele Pais è tangibile al contrario di quanto fatto da chi era stato eletto nelle scorse legislature tra le fila dell’opposizione cittadina”. Così la Lega Alghero replica alle critiche sulle questioni della sanità locale.
“Ricordiamo tutti gli annunci dell’ex sindaco Bruno sul nuovo ospedale a cui non è seguito nulla di concreto, ricordiamo tutti il consiglio comunale aperto fatto sulla sanità dalla scorsa giunta comunale dove è apparso chiaro che i pazienti e gli utenti fossero considerati solo numeri da far quadrare a discapito dei servizi offerti, ricordiamo anche il silenzio assordante dei rappresentanti di sinistra in consiglio regionale quando è stato deciso di negare a Sassari la città metropolitana che avrebbe portato con sé tante opportunità di sviluppo”.
“La giunta di sinistra non ha di certo dato la stessa attenzione al nostro territorio come sta facendo la Giunta Solinas, l’Assessore Nieddu e il Presidente del Consiglio Regionale al contrario di quanto detto dai consiglieri comunali di opposizione. Poi che proprio da parte dell’opposizione parta l’accusa di “annuncite” nei confronti di Michele Pais è il colmo. Proprio loro che hanno fatto degli annunci l’unica cosa concreta nei 5 anni di amministrazione comunale! La sanità sta ripartendo, sono state fatte le prime visite, si stanno riprogrammando le prenotazioni bloccate durante la quarantena. Si lavora per migliorare la sanità con la nuova rete ospedaliera, si lavora per recuperare il tempo perso, per utilizzare le risorse economiche destinate ferme da anni, per rimediare agli errori fatti da chi ha preceduto l’attuale amministrazione regionale”.
“Da parte nostra pieno sostegno al Presidente Pais, oggetto di ripetuti attacchi, a volte sopra le righe, da parte di chi evidentemente non sopporta che dalle parole si passi ai fatti, che vede in lui un nemico, un politico da osteggiare a cui non si vuole riconoscere il lavoro che sta portando avanti solo perché non appartiene alla stessa loro parte politica. Questo tipo di battaglia, di atteggiamento, non porta nulla di buono per il territorio”.