CAGLIARI – “Per la prima volta nella storia uno dei promotori di un referendum fa una piroetta e vota no”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione, Francesco Pigliaru. “La Regione – ricorda Cappellacci- è fra le promotrici della consultazione richiesta attraverso un pronunciamento del Consiglio, con una mozione che, tra l’altro, vedeva primo firmatario il capogruppo del Partito Democratico. E cosa fa la massima carica istituzionale della Sardegna, legale rappresentante della Regione? Vota no, con un clamoroso voltafaccia che, contrariamente a quanto afferma Pigliaru non è un problema personale, ma un cortocircuito politico e istituzionale”.
“Nella precedente Legislatura – prosegue il coordinatore azzurro- non esitammo a ribellarci al blitz del Governo Letta, che con un decreto del ministro Zanonato apriva la strada alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi tra il Mar di Sardegna e il Mare Balearico. Noi allora diffidammo il Governo. Prendiamo atto che chi oggi guida la Sardegna ha cambiato idea e la pensa diversamente, con buona pace dell’ambientalismo di facciata. Chi ha detto che, come già avvenuto in passato, la Sardegna e il suo mare non destino nuovamente l’attenzione del Governo e che si ripetano nuovi tentativi di bypassare la Regione e i territori per decreto?”
“Ecco perché noi diciamo che il significato del referendum del 17 Aprile va oltre il quesito in sé e ha un valore politico più ampio. Con il SÌ dobbiamo esprimere democraticamente la nostra contrarietà ad azioni che sacrificano ciò che appartiene a tutti per il beneficio di pochi. Dobbiamo dire a questi signori, che tentano blitz a suon di decreti un forte e netto “Non riprovateci”. Lo dobbiamo dire per oggi e per metterci al riparo -ha concluso Cappellacci- da future tentazioni dei governi di turno”.
Nella foto Ugo Cappellacci
S.I.