SASSARI – “Una città senza cultura è una città senza futuro. Ma la Cultura, a Sassari, è stata abbandonata, è senza futuro, come la città”. Ragionamento amaro quello messo in campo da Desirè Manca e Maurilio Murru, portavoce in Consiglio comunale di Sassari del Movimento Cinque Stelle, che però fotografa in modo impietoso la situazione.
“Nei tre anni del mandato del sindaco Nicola Sanna si sono succeduti già due assessori alla Cultura: entrambi si sono dimessi. Dallo scorso maggio, in Giunta, nessuno ricopre l’incarico di assessore alla Cultura: ruolo di fondamentale importanza, colonna di un programma e di un progetto che avrebbe dovuto trasformare Sassari in una sognata e auspicata città della cultura. E invece, niente di tutto questo. Al contempo abbiamo però un primo cittadino che tiene stretta a sé la delega alla Cultura – in attesa, come dichiarato, che venga fatto il nome dal nuovo assessore dalla corrente politica di riferimento- decretando così, formalmente, la fine della stessa”.
Cultura, un termine ricorrente di cui troppo spesso in passato ci si è riempiti la bocca, senza però dar poi seguito alle parole: “Tutto gira intorno alla Cultura, e allora viene spontaneo chiedersi come mai da sette mesi a questa parte il settore è totalmente in balia di sé stesso? Perché non se ne parla più? Eppure la minoranza ha più volte espresso la volontà di trattare l’argomento, che per la maggioranza sembra essere diventato un tabù – affermano Murru e Manca -. Tabù, come tanti altri argomenti, troppi, che costringono noi consiglieri dell’opposizione a formalizzare richieste di convocazione delle Commissioni competenti in materia”.
Nella foto i consiglieri pentastellati a Sassari
S.I.