SASSARI – «Delle tante vie e delle tante piazze che in questi anni tante città, come Roma, Napoli, Firenze, Milano e anche Alghero, hanno voluto dedicare a papà, questa che nasce oggi a Sassari per noi è la più dolce e la più speciale». Così questa mattina ha esordito Bianca Berlinguer, figlia del compianto Enrico Berlinguer segretario del Partito comunista italiano, a Sassari in occasione della cerimonia di intitolazione del viale dedicato al padre. Un tratto di strada centrale della città, tra via Piazza d’Armi, viale Regina Margherita di Savoia, il nuovo corso Francesco Cossiga e che lambisce l’istituto Margherita di Castelvì. E proprio questo è stato il teatro della cerimonia che ha visto una grande partecipazione di pubblico, a dimostrazione di quanto, a 32 anni dalla sua scomparsa, il segretario del Pci sia ancora amato dai suoi concittadini. Sul palco, allestito nel piazzale, erano presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il docente universitario Antonello Mattone e le figlie di Enrico Berlinguer, Laura e Bianca.
E sempre Bianca Berlinguer ha spiegato il perché di quel sentimento «dolce e speciale», perché il padre era nato a Sassari e al liceo Azuni aveva trovato l’ispirazione e la passione per la filosofia, per la storia che poi lo avrebbe accompagnato tutta la vita. Ma ha ricordato anche un aspetto triste, quello del padre in carcere a San Sebastiano per essere stato accusato di aver partecipato ai “moti del pane” nel 1944. Quindi la scelta di vita di Enrico Berlinguer matura nella sua città natale: «Proprio qui a Sassari – ha aggiunto – nacque la sua passione per la politica».
Una passione politica che contraddistinse sempre l’azione del grande politico sassarese e la scelta di far sorgere la via di fronte a una scuola «è l’occasione per dare ai ragazzi l’opportunità di riflettere su chi era Enrico Berlinguer che – ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna – tra le giovani generazioni suscita ancora un grande magnetismo. La scelta di riportare il suo nome in questa centralissima via, che è lo spartiacque tra quello che era il vecchio centro storico e la nuova città ottocentesca, lo abbiamo fatto per mantenere viva questa memoria. «L’omaggio di Sassari che si rinnova – ha proseguito – e un omaggio a un grande uomo, a una personalità che ha lasciato un’impronta indelebile per lo stile e l’onestà. Ha insegnato a noi giovani comunisti la passione di fare politica con assoluto disinteresse».
Il sindaco ha ricordato, poi, che a Sassari esiste già una via Enrico Berlinguer, nel quartiere di “Sassari 2”, e per questo si è scelto di chiamarlo viale. Una occasione per rinnovare il nome di un tratto di strada, senza creare problemi dal punto di vista dell’anagrafe, perché nel viale non sono presenti residenze ma solo l’istituto scolastico. A tracciare un breve profilo del politico sassarese, infine, è stato Antonello Mattone che ha ricordato l’impegno e l’attività del grande politico, morto a Padova nel 1984, e ha sottolineato «che la stagione “berlingueriana” ha coinvolto tanti, è stata un momento di grande crescita della società italiana, ricca di valori e di aspettative e di speranze».
Nella foto l’inaugurazione di questa mattina
S.I.