SASSARI – Ci sarà anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna domani all’incontro in programma alle 17 nella sala Filippo Canu a Porto Torres. Il tema dell’incontro, organizzato dal coordinamento dei sindaci del Nord Sardegna e a cui parteciperà anche Arturo Parisi, è “Area metropolitana Nord Sardegna…perché no?”. Un’occasione, si legge nel manifesto realizzato dal coordinamento, per una mobilitazione di cittadini, dei comuni, delle forze economiche e sociali per una Sardegna senza disparità tra cittadini del Sud, del centro e del Nord.Ieri, intanto a Oristano, la riunione della direzione regionale del Pd non si è conclusa nel senso auspicato dalle comunità rappresentate dai sindaci del Nord Sardegna. «Sono state riconosciute le nostre ragioni – afferma il sindaco Nicola Sanna – ma si è continuato a negare la piena legittimità oggettiva, politica e normativa che consente anche al Nord Sardegna di assumere lo status di città-area metropolitana. Così come per gli altri territori sia riconosciuta la necessità di un ente di area vasta di coordinamento territoriale».
«In qualità di rappresentanti del Sassarese e del Nord Sardegna – prosegue il primo cittadino di Sassari – durante il dibattito abbiamo ribadito tutte le nostre ragioni. Non si è andati al voto e si è affidata al gruppo consiliare regionale del Pd la necessaria sintesi di un dibattito ricco e articolato che non nega la necessità di una legge equilibrata. Noi, comunque, continueremo a chiedere e a praticare il ruolo che ci compete come città-area vasta metropolitana, non da soli ma parlando, come sempre abbiamo fatto, di tutta la Sardegna». Perché il sindaco di Sassari è dell’idea che quando si parla di compensazione si ammette che nella scelta di una sola città c’è chi riceve di meno e chi di più. «Mi chiedo allora – riprende – come si potrà mai compensare lo svantaggio che si crea per i prossimi 7 anni tra Cagliari e Sassari applicando quanto disposto dal decreto legge del 19 giugno 2015 numero 78. All’articolo 1 comma 8, infatti, si prevede l’esclusione dal patto di stabilità interno delle spese di cofinanziamento dei progetti europei assunte dai comuni sede delle città metropolitane, per le opere e gli interventi finanziati dai fondi strutturali europei, sia quelli ricompresi nella programmazione 2007-2013 sia nella prossima programmazione 2014-2020.
Questo porterà dei sicuri vantaggi solo per Cagliari. Ecco allora che si stanno verificando effetti collaterali negativi e discriminanti, conseguenza di scelte poco ponderate che non guardano agli interessi dell’intera isola».
Da qui la mobilitazione dei sindaci del Nord e delle categorie produttive per salvaguardare le comunità. «Ci sono ancora spazi ora, ma anche nei prossimi mesi, per correggere questo errore di valutazione – afferma Nicola Sanna – anche perché la legge Delrio sarà modificata per garantire un ruolo più forte agli enti di area vasta. Stiamo uniti e fiduciosi che i nostri argomenti oggi non sono stati e non sono per nulla smontabili. Lunedì sera a Porto Torres all’assemblea dei sindaci e delle nostre comunità manterremo il punto pur sapendo che il voto del consiglio regionale, al momento, parrebbe non darci grandi speranze», conclude.
Nella foto Nicola Sanna