SASSARI – «L’arrivo a Porto Torres di 600 clandestini è un business che arrichirà le cooperative a discapito dei sardi. Questo sbarco costerà ogni mese oltre 750 mila euro. Ci si chiede perché si trovano i soldi quando si tratta di migranti, mentre ancora non ci sono per i sardi costretti a dormire su una panchina o marciapiede». Così Pietro Serra, presidente di Alternativa Futura per l’Italia.
«Nonostante il parere contrario della maggioranza dei sardi, la Giunta Regionale fa orecchie da mercante e continua ad obbedire ai diktat di Renzi e Alfano», prosegue il leader dell’AFI. «Questo business si aggira tra i 613.800,00 € e i 762.600,00 € al mese. Soldi della comunità europea e dunque anche italiani, nonché sardi. Quanto sta avvenendo è uno scandalo senza precedenti che pone seri pericoli per il futuro nell’ambito della sicurezza».
«E basta – conclude -, al piagnisteo finto e ipocrita ad ogni strage di migranti, se coloro che si battono il petto sono i primi ad invitare taluni a salpare e mettere in pericolo la vita di donne e bambini. Riappropriamoci piuttosto delle nostre radici, cultura e identità. Non abdichiamo alla nostra storia in nome del perbenismo. Svegliamoci finché siamo in tempo. Pattugliamo le coste libiche e respingiamo le partenze».
Nella foto una barca con emigrati dall’Africa
S.I.