SASSARI – “Sassari potrebbe essere uno dei primi Comuni italiani ad attivare lo strumento del Dibattito Pubblico. Un’opportunità che consentirebbe di condividere totalmente con i cittadini le scelte più importanti che riguardano il presente ed il futuro di Sassari”. A lanciare la proposta è la Presidente della commissione ambiente nel Comune di Sassari Valeria Fadda. L’esponente del PD aveva già preannunciato la possibilità di utilizzare il Dibattito Pubblico per decidere quale sarà il futuro del trattamento dei rifiuti, alla luce del fatto che la discarica di Scala Erre ha un’autonomia massima di non più di sei anni. È proprio la delicatezza di questa scelta ed il grande impatto sociale ed ambientale ad essa legato potrebbe portare ad utilizzare per la prima volta questo strumento proprio su questo tema.
“Il parlamento – spiega Valeria Fadda – ha già approvato una normativa che va in questa direzione e che prende come riferimento il Debat Public francese per decidere riguardo opere di interesse generale. Questo provvedimento, oltre a recepire le direttive dell’Unione Europea, farà parte del Testo Unico sugli appalti. Anche la Regione sembra voglia portare avanti un processo di questo tipo. Sassari potrebbe cogliere questa opportunità attivando una forma di partecipazione diretta dei cittadini e permettendo agli stessi di essere parte attiva dei processi decisionali. Non più dunque decisioni che possano essere percepite come calate dall’alto, soprattutto quando si tratta di temi che possano avere conseguenze sulla qualità della vita dei cittadini. Nello specifico, e per fare un esempio concreto, la problematica del trattamento dei rifiuti presenta aspetti che rendono indispensabile il contributo e la partecipazione diretta dei sassaresi. Nel piano regionale dei rifiuti è prevista infatti la realizzazione di un termovalorizzatore”.
“Perché non attivare un percorso che consenta ai cittadini di dire chiaramente la propria opinione ma, soprattutto, di influenzare la decisione finale. Ovviamente – chiarisce ancora la consigliera del PD – questo percorso deve essere garantito dalle istituzioni a tutti i livelli e deve essere guidato da quelle sedi di rappresentanza nelle quali maggioranza ed opposizione siedono proporzionalmente al consenso ricevuto. Sempre nello specifico, dunque, la commissione ambiente potrebbe rappresentare quella sede, opportunamente delegata dal consiglio comunale, in grado di attivare e disciplinare lo strumento del Dibattito Pubblico sulla scelta del futuro del trattamento dei rifiuti e su tutte quelle che riguardano le tematiche ambientali e legate alla salute pubblica. In pratica si tratta di approvare un regolamento, sulla base delle normative approvate e in via di approvazione a livello nazionale e regionale.
“Successivamente la commissione ambiente si farebbe carico di attivare il processo partecipativo dei cittadini le cui conclusioni verrebbero esposte in una conferenza pubblica nel corso della quale verrebbero rappresentati gli orientamenti espressi dai cittadini e le proposte che le istituzioni dovranno fare proprie. Potrebbe essere un primo esperimento – conclude Valeria Fadda – che potrebbe poi essere previsto e regolamentato per tutte le decisioni più importanti. In questo modo si potrebbe finalmente parlare di partecipazione diretta dei cittadini, e Sassari su questo tema sarebbe realmente all’avanguardia.”
Nella foto la presidente della commissione ambiente Valeria Fadda
S.I.