ALGHERO – Mario Bruno, da abile comunicatore qual è, ha atteso qualche giorno ed ha poi replicato tramite la pagina della Nuova Sardegna di Alghero riguardo la condizione economica della Fondazione Meta. L’ex-sindaco ha addirittura ribaltato la questione rigettando le accuse ricevute in questi giorni e attaccando l’assessore Di Gangi, reo per Bruno, di non aver ancora fatto una programmazione e soprattutto di non aver considerato le entrate che la Meta registra in questi mesi fino a fine anno che, dunque, la renderebbero al riparo anche dalle spese future compresa la realizzazione delle varie manifestazioni tra cui il Cap d’Any.
“La replica stizzita dell’ex sindaco Bruno conseguente all’operazione trasparenza sui conti della Fondazione Alghero, resasi necessaria per fare chiarezza sulla “dinamica” e spropositata spesa di Bruno & Esposito in manifestazioni ed eventi, soprattutto nella parte finale del mandato , a stretto ridosso delle elezioni comunali, mi porta ad affermare che il lupo perde il pelo ma non il vizio: quello cioè di raccontare agli algheresi “favole”, cui ormai non crede più nessuno. È evidente che la trasparenza lo rende nervoso.
I fatti incontrovertibili e a prova di qualunque riscontro sono i seguenti.
1. La Fondazione Alghero, le cui scelte derivano direttamente da precisi indirizzi politici dell’Amministrazione Bruno, chiude il bilancio consuntivo 2018 con una perdita di circa 48.000€ – cosa mai avvenuta dall’esistenza della Fondazione – e sullo stesso bilancio gli uffici comunali attendono risposta ai diversi chiarimenti richiesti.
2. Fino alla data di cessazione dell’Amministrazione Bruno viene impegnata, vale a dire “spesa” in eventi e manifestazioni, i cosiddetti “servizi commerciali” dello specifico capitolo di spesa del bilancio di previsione 2019, la somma di 1.256.000 € su un totale previsto di 1.293.000 €. Praticamente nei primi 6 mesi dell’anno viene speso quasi tutto il budget annuale. “Més que un mes” costa 527.000 € concentrati prevalentemente nelle notti del 30 e del 31 dicembre, mentre per il solo giorno di Pasquetta si spendono circa 120.000 € che appaiono spropositati rispetto ai 10/ 15.000€ spesi nel passato.
3. Nonostante la Fondazione abbia una disponibilità liquida di circa 1 milione di euro queste somme hanno un’altra destinazione. Certo, come sostiene Bruno, si potrebbe modificare il bilancio impiegando una parte di tali risorse per manifestazioni ed eventi, ma questo sarà possibile solo se non le si sottraesse ad impieghi inderogabili, come per esempio pagare lo stipendio ai dipendenti o pagare impegni già assunti.
4. Nel quinquennio a guida Bruno la Fondazione accumula con il Comune di Alghero un debito di 890.000 euro, che per evitare si traduca in un repentino svuotamento delle sue casse, si decide venga rimborsato con un piano di rientro di 5 anni.
5. Nello stesso periodo la Fondazione non garantisce, come suo preciso obbligo, standard accettabili nella manutenzione ordinaria degli edifici comunali ad essa concessi, ( Lo Quarter, Teatro Civico) che oggi mostrano segni evidenti di trascuratezza e di degrado e richiedono interventi immediati per consentirne un adeguato utilizzo. Basti pensare che nel Teatro Civico da ottobre dello scorso anno l’impianto di climatizzazione non funziona a causa di una scheda della centralina che si sarebbe potuta sostituire con un migliaio di euro. E via dicendo…….. Evidentemente, si è ritenuto prioritario spendere le risorse necessarie alle manutenzioni in maniera diversa.
6. Questa estate, nel momento di maggior afflusso di turisti, i musei cittadini sono stati aperti al pubblico in giorni e con orari ridotti a causa della limitatezza delle risorse destinate a garantire l’equo compenso alle cooperative che li gestiscono; cooperative con le quali , peraltro é in atto un contenzioso sul pagamento di circa 50.000€ di loro fatture contestate.
Un’ultima e doverosa precisazione sull’Assessorato al Turismo: l’amministrazione Bruno quando decide di mettere mano nel 2015 alla struttura comunale cancella letteralmente l’unità organizzativa che si occupava specificamente di turismo, delegando di fatto alla Fondazione tutto ciò che al turismo facesse riferimento. Questa scelta inaccettabile e decisamente sbagliata ha privato il Comune di un elemento strategico e irrinunciabile in una città turistica come la nostra.
Oggi si deve ripartire dalla riforma della struttura comunale ricreando un nuovo“ Servizio Turismo e Cultura” e dotandolo di adeguate risorse umane ed economiche senza le quali ben poco si potrebbe fare. Questa descritta è la situazione che abbiamo trovato. Intendo svolgere Il mio ruolo amministrativo guardando avanti per realizzare concretamente il programma che abbiamo proposto agli algheresi e non lo farò come chi ci ha preceduto con lo sguardo rivolto all’indietro fino alla fine, ma mi sia consentito, almeno ad inizio del mandato di fare chiarezza sul punto di partenza”.
S.I.