SASSARI – L’Amministratore straordinario Pietro Fois, è fortemente preoccupato per le criticità del servizio di assistenza educativa nelle scuole secondarie destinato agli studenti e studentesse con disabilità e si associa con forza, all’accorato appello di enti e associazioni di categoria che chiedono un intervento urgente della Regione Sardegna. In base alle richieste espresse nei singoli piani educativi individualizzati (Pei), cosi come espressamente scritto nella richiesta di audizione in commissione regionale dalla FISH (Sardegna Federazione Italiana Superamento Handicap) e FAND (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità), è cresciuto il numero delle richieste di servizio di assistenza educativa scolastica (art.13 Legge 104/92, art.73 L.R. 9/2006), soprattutto nei riguardi delle scuole secondarie superiori, a fronte di un rallentamento dello stanziamento delle risorse che risultano essere insufficienti a coprire l’intero fabbisogno. Si prende atto inoltre che, sempre secondo i dati forniti dalle associazioni sopracitate, nell’anno scolastico 2022/2023 gli studenti e studentesse con disabilità nelle scuole sarde sono 8.530 (su un totale di 187.176 totali) di cui3.093 nelle scuole secondarie di secondo grado, un incremento del 4,56% (la Sardegna registra l’incremento più alto fra tutte le regioni). Questo ha comportato un ritardo nell’avvio del servizio fin dal primo giorno di scuola, e una riduzione delle ore dello stesso, per riuscire ad arrivare a fine dicembre 2022.
La situazione, ben esplicata nella lettera inviata alla Ras dalla Città metropolitana di Cagliari, che chiede un adeguamento delle risorse, rende ancora più chiara la situazione finanziaria: l’ampliamento degli aventi diritto, il carico degli oneri per gli OSS di supporto ai casi gravi, e l’ordinario incremento dei costi, hanno portato il volume degli oneri del servizio a una cifra complessiva di 2 milioni e 500 mila euro, a fronte dei 2 milioni dello scorso anno. Gli incrementi diventano insostenibili per altro, a fronte della riduzione delle risorse destinate agli enti locali. Per tutti questi motivi, la Provincia di Sassari si unisce alla richiesta di intervento urgente da parte della Regione Sardegna e degli uffici preposti, affinchè venga adeguato il supporto finanziario al fabbisogno del servizio e che i fondi regionali di prossima ripartizione, vengano adeguati alle nuove necessità. “Il diritto allo studio- sottolinea l’Amministratore della Provincia Pietro Fois- dev’essere garantito a tutti senza alcuna distinzione. Auspichiamo un’audizione urgente in consiglio regionale per trovare nell’immediato una soluzione idonea”.