ALGHERO – Di fronte alla drammaticità di certi avvenimenti, il silenzio è il modo migliore per partecipare commozione, sgomento, dolore. Ma c’è chi non si ferma davanti a niente e, in preda ad una bulimia incontrollabile, vomita parole su parole, promesse su promesse, urlando un dolore che lo tenga sempre al centro della scena, con i riflettori puntati, per paura di essere invisibile. Ogni avvenimento, tanto più se tragico, usato per ribadire l’esistenza dl proprio ego ipertrofico, nella consapevolezza di essere sempre in ritardo, su tutto, capace di coniugare i verbi solo al futuro…farò, promuoverò, cercherò, mi attiverò, senza dare mai una data certa di scadenza. No, persone così non potranno mai rappresentarmi perchè questi momenti voglio viverli insieme agli altri nel silenzio e nella riflessione intima, per portare la mia vicinanza a chi, in questo momento, sta vivendo lunghe ore di sofferenza.
Dott. ssa Paola Correddu, medico algherese