ALGHERO – “La parola d’ordine” di questo periodo è “ripartenza”. Ed è normale che, dopo il periodo difficile e buio, ancora non totalmente superato, sia questo il termine più adatto per indicare la strada da percorrere. Ma, nonostante un diffuso ottimismo, basato anche sui dati (a partire da un Pil nazionale mai visto cosi alto) e una stagione estiva più che effervescente, restano intatte e anzi si sono ancora più acuite le difficoltà di singoli, famiglie e imprese. Un numero imponente di “utenze” che si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune di Alghero, ad esempio, manifesta questa estremamente delicata situazione.
Ripartenza, dicevamo. E’ proprio questo lo snodo: senza la creazione di “nuove economie” che possano garantire la possibilità di creare occupazione e posti di lavoro, la condizione, già difficile per crisi e pandemia, sarà difficilmente superabile. D’altronde sono presenti problematiche sempre più gravi anche nei rapporti interpersonali e familiari che, è evidente, stanno pesando nella vita delle persone. Sono le parole dell’assessore Maria Grazia Salaris a cristallizzare al meglio tale preoccupante condizione: “le richieste ai Servizi Sociali, dal 2019 al 2020, sono triplicate, i nostri uffici sono stracarichi di lavoro, le questioni più delicate riguardano il lavoro, la casa e le condizioni famigliari”. Una condizione piuttosto emergenziale.