ALGHERO – Oltre 13 milioni di euro ( 13.362.321, 62 ) spesi nel settore dei Servizi Sociali, nel 2019, nell’annualità divisa a metà tra vecchia e nuova amministrazione. Il numero degli utenti assistiti nei 47 ambiti di azione del settore è di 4.016. Sono i conti che il Rendiconto di Gestione 2019 approvato recentemente mette sul tavolo. Non solo trasferimenti regionali, ma anche e sopratutto i fondi di bilancio che concorrono a coprire le innumerevoli emergenze: per i contributi alle esigenze primarie, dirette o con il tramite del Centro di Ascolto, compresi gli aiuti al sostegno abitativo alle fasce indigenti, la somma erogata nel 2019 a circa 250 famiglie è di 275 mila euro. I contributi agli affitti, di cui alla legge regionale 431/98, erogati a 411 famiglie, raggiungono inoltre la cifra di 318 mila euro. E poi, il contributo di agevolazione sociale della Tari, per circa 100 mila euro a favore di 380 nuclei, 550 mila euro per l’affido in strutture residenziali di 28 minori.
“Anche questa è continuità amministrativa – commenta l’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris – e la stiamo affrontando con l’obbiettivo di invertire la tendenza, anche se sappiamo bene che le conseguenze del Covid saranno forti e più impegnative. La fotografia del 2019 dimostra la necessità e l’urgenza di interventi rafforzativi nel settore dei Servizi Sociali per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche una nuova stagione di investimenti forti sullo sviluppo e sulla crescita della nostra città”. Oltre alle leggi di settore, progetti “ritornare a casa”, Legge 162 e altre leggi di finanziamento regionale, gli interventi economici forti riguardano l’assistenza alle famiglie, gli anziani, alle fasce più deboli. Solo per il Reddito di Inclusione Sociale, ad Alghero viene erogato un milione di euro, per 534 beneficiari. “Dati impietosi che fotografano la situazione di una città incerottata – commenta l’Assessore – che riportano all’attenzione la situazione economica e sociale dalla comunità algherese che porta i segni di una lunga assenza di politiche di sviluppo”.Un quadro significativo, che rimanda alla prospettiva del 2020, che il Codiv rischia inevitabilmente di accentuare, allargando la fascia di famiglie verso le quali sarà necessario intervenire. Difficoltà che pesano e che sono destinate ad aumentare a causa delle conseguenze sociali provocate dalla crisi sanitaria.
“Raddoppiamo gli impegni e lavoriamo al fianco delle famiglie, preparandoci tutti insieme ad affrontare una fase difficile.” aggiunge l’Assessore. Lievitano i costi anche per il Centro Anziani trasferito dopo il crollo del 2018 all’ex Ostello della Gioventù di Fertilia: la gestione, da fondi di bilancio, costa 1.700.000 euro, con un aggravio di 300 mila euro rispetto alla precedente sede di viale Della Resistenza.