ALGHERO – Per alcuni era prevedibile, per altri un po’ meno. Certamente lascia piuttosto sorpresi che il Centrodestra algherese non abbia accolto in maniera unitaria il nome di Marco Tedde. E questo non (solo) per l’indicazione giunta dal tavolo regionale dove erano rappresentanti tutti i partiti, ma anche perchè pareva essere emerso, nelle varie riunioni e incontri, che sul nome dell’ex-sindaco forzista ci potesse essere una sintesi diffusa.
Così non è. Almeno per adesso. E ieri, almeno secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero stati anche momenti di tensione presumibilmente legati all’andamento di questi 5 anni di mandato caratterizzati, anche, da diffuse frizioni. Ma, essendo il primo incontro di coalizione dopo tanto, forse troppo, ci potrebbe anche stare. C’è da comprendere se le salite sono più delle discese in questo percorso non privo di ostacoli.
Il quadro regionale suggerisce che vista l’indicazione della Lega a Cagliari con Alessandra Zedda, del rettore Gavino Mariotti in quota Fratelli d’Italia a Sassari, ad Alghero potrebbe spettare a Riformatori (Marinaro), “Centristi” o Civici (Salaris) o Forza Italia (Tedde) con quest’ultimo partito in evidente vantaggio a seguito della indicazione del “tavolo regionale”. Ora bisogna vedere, come si usa dire in questi casi, “fino a quando sia possibile tirare la corda prima che si possa spezzare”.