ALGHERO – “Oggi, dopo la notizia della mancanza di offerte per l’acquisto delle azioni Sogeaal, lo sconforto già fortemente diffuso, anziché diventare rassegnazione si trasforma in rabbia di fronte alla mancanza di prospettive per il futuro dell’aeroporto di Alghero”. Cosi dal direttivo di Azione Alghero e spiegano “sentimento questo che ha trovato ricco nutrimento nelle scelte e nelle loro disastrose conseguenze riguardanti lo scalo, effettuate in questi ultimi due anni dalla Giunta Pigliaru e, in particolare dal suo assessore ai trasporti Deiana, compresa l’ultima, quella di subordinare la ricapitalizzazione di Sogeaal alla sua privatizzazione”.
“Tale teoria, concretizzatasi in una recentissima legge regionale è stata esposta come l’unica capace di evitare il fallimento di Sogeaal. Questa è stata la leva utilizzata per convincere i Consiglieri Regionali a votare la legge e i Sindaci, con in testa quello di Alghero Mario Bruno, a sostenere questo percorso, con l’aggiunta di un bonus: far intravedere la possibilità di partecipare a una quota insignificante del capitale sociale e ad una commissione che ambiziosamente dovrebbe concorrere alle scelte strategiche del futuro socio privato”.
“Il sindaco di Alghero che ha deciso di cavalcare la tigre tardivamente e solo nel momento in cui si è reso conto che il rischio era quello di essere sbranato, in questa circostanza, anziché continuare a contrapporsi duramente a scelte politiche nefaste, rientra mestamente nei ranghi, rinunciando a svolgere il coraggioso ruolo di guida della protesta di mezza Sardegna. Dopo mesi di attendismo e di impegni puntualmente disattesi oggi si aggiunge un ulteriore beffa: anziché portare i libri in Tribunale e aprire la strada alla procedura fallimentare, si stabilisce un ulteriore rinvio al 27 settembre per la presentazione di offerte nella procedura di selezione del socio privato con l’obiettivo di consentire la conoscenza dei dettagli della decisione della Commissione Europea sulla procedura di infrazione che per Alghero si è risolta senza conseguenze”.
“Poiché le giustificazioni addotte da Deiana e Pigliaru al proprio attendismo circa le scelte vitali sono state nel tempo le più diverse, utilizzate volta per volta a seconda del contesto: dalla procedura di infrazione per aiuti di Stato, alla “famigerata” legge 10 del 2010, all’impossibilità di ricapitalizzare Sogeaal senza preventivamente privatizzarla, pena il fallimento, oggi il sapore della beffa è ancora più amaro: per ognuna di esse esistevano ed esistono i margini giuridici, ma soprattutto politici per garantire il mantenimento del traffico low cost e rilanciare l’aeroporto di Alghero. Una Regione che avesse realmente voluto salvaguardare il ruolo strategico dell’aeroporto “Riviera del Corallo” e riconoscerne l’importanza per l’economia del territorio e per la mobilità dei cittadini avrebbe infatti cercato di utilizzare ogni appiglio utile per farlo, piuttosto che nascondersi dietro difficoltà e ostacoli, tutti, peraltro, superabili nel pieno rispetto della legge e delle norme comunitarie. Solo successivamente avrebbe avuto senso trovare un socio privato con il quale dare nuovo e ulteriore impulso e condividere la crescita economica dello scalo.
“Un’ultima riflessione: nel momento in cui recentemente Il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru certifica il fallimento gestionale ed amministrativo fin qui operato dal pubblico (la Regione stessa) in Sogeaal , dovrebbe coerentemente aggiungere che tale fallimento, almeno per il periodo che decorre dal suo insediamento è anche il proprio, ancora di più dell’assessore Deiana, cui dovrebbe istantaneamente revocare la delega e di chi in nome della proprietà ha gestito e amministrato la società. Siamo però certi che nulla avverrà, ma di fronte ad un futuro del tutto incerto, un invito che suona più come un’invocazione d’aiuto: Presidente Pigliaru, cambi rotta, sottoponga al Consiglio Regionale un disegno di legge per la ricapitalizzazione incondizionata di Sogeaal e si adoperi personalmente e senza ulteriore indugio alla predisposizione di un piano per sostenere i voli low cost già dal prossimo autunno”.