Sogeaal e lo spettro del fallimento

ALGHERO – La decima proroga per la vendita della Sogeaal è dietro l’angolo. Il 7 settembre pareva fosse la data di svolta, questo anche a seguito del tam-tam della politica che dava per certa la vendita (per alcuni la svendita) della società di gestione. Ma invece ancora fumata bianca. E questo non fa che complicare le cose. Del resto l’imponente quantità di critiche, attacchi e anche denuncia all’Anac hanno obbligatoriamente prodotto dei risultati in questo caso anche pare finalizzati a mettere in allerta gli eventuali acquirenti.

Questo, al netto delle varie tifoserie, ma di una oggettiva necessità di sbrogliare la matassa, potrebbe portare all’extrema ratio, fin’ora non presa magari in completa considerazione da (quasi) nessuno: il fallimento reale e tangibile della Sogeaal. Libri in Tribunale, tutto azzerato e la palla che passa all’Enac che farebbe un bando internazionale a cui possono partecipare tutti i soggetti interessati di cui verrà giudicato il progetto migliore. Ciò, però, porterebbe le criticità che per i lavoratori ci sarebbero ancora meno garanzie e soprattutto “il pubblico”, ovvero Regione ed Enti Locali, non avrebbero alcuna partecipazione, dunque nessuna voce in capitolo.

Questa dilazione pesa ovviamente anche sulla definizione degli accordi con la Ryanair. Me nonostante gli annunci e promesse (spesso intrise di demagogia e malafede) che il vettore irlandese possa restare anche questo inverno, dopo la decisione dell’anno scorso di dire addio ad Alghero, è quasi certa che la conferma dei voli ci sarà dalla primavera prossima. Questo è l’unico dato positivo che deve contare per l’aeroporto e dunque il territorio ovvero avere la garanzia che da marzo 2017 in poi ci sia una programmazione di voli per scongiurare un drammatico tracollo. Del resto avere questo inverno tre collegamenti a poco serve, quando la stagione è già “morta” dal primo di settembre e l’offerta turistica è quasi inesistente nei “mesi di spalla”. Dunque, come detto più volte, è indispensabile che lo scalo, così come Alghero, riparta dalla prossima primavera che potrebbe rappresentare la rinascita della Riviera del Corallo oppure la definitiva mazzata.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.