ALGHERO – Schiaffi a destra e a manca. I Riformatori Sardi, riuniti questa mattina (sabato) gli stati generali ad Alghero, hanno voluto, ancora una volta, fare chiarezza riguardo la loro posizione sull’aeroporto e in particolare sulla Sogeaal la cui ultima proroga per la presentazione delle offerte di acquisto scade il 28 novembre. Il partito di Fois e Frongia è per la privatizzazione, senza e senza ma e i leader locali e regionali lo hanno ripetuto in tutte le lingue. “Noi siamo sempre stati molto precisi e coerenti”, esordisce Nicola Salvio che lascia la parola al coordinatore isolano, l’algherese Fois. “E’ possibile mantenere in piedi un ente che produce da anni enormi buchi, da ogni parte si cerca di tagliare gli sprechi, eliminare gli enti strumentali, le prossime Giunte Regionali non potranno più erogare denari, inoltre i sindaci e le amministrazioni non hanno soldi neanche per sopperire alle necessità ordinarie, però chiedono alla Regione di continuare a foraggiare questa situazione, io – spiega Fois – mi rivolgo a quei 19 sindaci che si sono recati a Cagliari e alla popolazione che non devono farsi mangiare vivi dai titoli di giornale e da alcuni personaggi che stanno cavalcando questa emergenza per puri scopi personali, demagogiche e di interesse”.
E poi il coordinatore provinciale Michele Solinas. “Oramai il tempo delle ricapitalizzazioni è finito, ma nonostante questo non abbiano notato alcune interesse da parte della Regione e in generale del mondo politico per i passi avanti fatti e le notizie emerse riguardo l’interessamento di grandi gruppi come quelli a capo di Emirates, dovete sapere – ha continuato Solinas – che sia loro che quelli facenti capo al Qatar hanno circa 8miliardi di euro che devono investire, per accordi con l’Italia, dunque perdere questo treno per la Sardegna vorrebbe dire sprofondare nel più nero oblio”. A seguire il presidente del partito, già assessore al Turismo, Roberto Frongia. “Visto che in collegamento ad alcuni privati legati a determinati parti politiche ci sono anche delle fondazioni e banche, perchè invece di favorire questo o quello, con la regia della regia della Regione, non si cerca di creare una vera cabina di regia tra gli scali sardi al fine di far uscire definitivamente dalla crisi dei trasporti l’Isola”.
Per chiudere in maniera ancora più scoppiettante le parole di Attilio Dedoni. “Anche in questo caso, il che palesa quale sia la condizione in cui si trova la Sardegna, l’esempio arriva dalla vicina Corsica: 5 aeroporti che funzionano bene e registrano importanti utili, senza pensare alle Baleari che producono il triplo degli arrivi rispetto alla Sardegna con dei numeri da capogiro negli ultimi anni riguardo le presenze, mentre qui da noi assistiamo ad una comitiva di persone che sta cercando di fare affari e soldi a spese dei sardi e non ho paura a dire che questi personaggi dietro grandi gruppi come ad esempio F2i”, e ha continuato Dedoni facendo nomi e cognomi “sapete chi c’è al terzo posto di tale fondo di investimenti: Antonello Cabras”, ma ciò che maggiormente è grave per il consigliere regionale dei Riformatori è che sembra “ci sia in atto un disegno per ribassare il valore dell’aeroporto, ma anche io, così come tutti i Riformatori, siamo per la privatizzazione, magari con una quota pubblica in seno alla Regione”. Infine alla domanda precisa se anche una volta privatizzato lo scalo possa ottenere i soldi a sostegno delle low-cost e arrivata la chiarificazione dei Riformatori, Frongia in primis: “Si, è ovvio, ma bisogna dimostrare che questi incentivi abbiano una ricaduta certificata sui benefici che apportano al territorio di riferimento”.
Nella foto la conferenza stampa di questa mattina con tutti i leader dei Riformatori
S.I.