CAGLIARI – «La buffonata è servita. La Giunta regionale dice di aver deciso di non versare allo Stato i 285 milioni di accantonamenti: peccato che la Giunta non versi proprio nulla ma sia lo Stato a trattenere i soldi alla fonte». Lo denunciano Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, e Franco Meloni, presidente del Centro Studi del partito.
«La Regione – spiegano Fois e Meloni – non versa nulla allo Stato ma è esattamente il contrario, lo Stato raccoglie le imposte e versa alla Regione la quota prevista dallo Statuto, MENO la parte che le leggi nazionale anno per anno destinano ai cosiddetti accantonamenti. In poche parole la Regione Sardegna non si tratterrà proprio nulla ma al contrario sarà lo Stato a trattenersi dalle entrate regionali la quota che riterrà di sua competenza in base alle leggi approvate dal Parlamento: per il 2019 la bellezza di 754,6 milioni, non un centesimo di meno».
«In poche parole – dicono ancora Fois e Meloni – la Giunta tenta per l’ennesima volta di prendere i sardi per i fondelli, non è vero che tratterrà soldi che non ha nelle sue disponibilità e lo Stato si prenderà anche quest’anno i soldi che l’imperizia, l’inesperienza, l’incapacità, la presunzione professorale e l’arroganza infinita di questa Giunta gli hanno consentito di accaparrarsi».
Una presa in giro che arriva, aggiungono gli esponenti dei Riformatori, «dopo cinque anni di imbarazzante sudditanza ai voleri romani: nel 2014 Pigliaru e Paci in cambio di un’elemosina accettano le condizioni capestro di Roma inclusi gli accantonamenti, non si coprono con clausole di garanzie sull’entità delle trattenute statali (come hanno fatto altre regioni), si impegnano a ritirare i ricorsi presentati dalla Giunta precedente, addirittura rinunciano ad eventuali effetti positivi dei ricorsi presentati da altre regioni (cosa che in seguito si rivelerà disastrosa per l’isola)e, a buon mercato, sottoscrivono Norme di Attuazione dello Statuto che prevedono la rinuncia della Sardegna alle accise sui combustibili. Solo questa posta vale oltre tre miliardi di euro l’anno».
Nella foto il coordinatore dei Riformatori Sardi, Pietrino Fois
S.I.