Spese pazze: bufera sul Parco

ALGHERO – Tutti, ma proprio tutti, sono d’accordo che Alghero abbia bisogno di manifestazioni per attrarre flussi turistici regionali e oltre Tirreno. Nessuno però si sarebbe aspettato che, dopo la repentina cancellazione “politica” di Primavera in Riviera, format vincente che dava lustro al centro catalano, potesse essere definita un’altra manifestazione, sempre riferibile al Comune, ma facente capo direttamente al Parco di Porto Conte, in cui viene speso 10 volte il budget che veniva investito da Meta e privati per gli appuntamenti creati dai Centri Commerciali, associazioni e operatori locali.

Lo “scandalo” non è la cifra totale messa a disposizione, ma che contro ogni logica legata all’organizzazione degli eventi, la quasi totalità delle somme vengono spese a favore di grafiche, comunicazione e acquisti di spazi in alcuni media rispetto agli eventi in se stesso. Oltre 80mila euro a fronte di circa 16mila per gli appuntamenti che si svolgono tra Villa Gioiosa e le borgate. Senza considerare che, solo per la realizzazione del marchio, sono state destinate ad una società di milano 20mila euro circa. Azienda che, tra gli altri, ha curato le campagne elettorali di Francesco Pigliaru, Renato Soru, Massimo Zedda, Giuliano Pisapia dunque riferibile ad un quadro bene definito della politica regionale e anche nazionale. Area da cui proviene ed è legato, forse ancora, il sindaco Bruno.

Tutto questo, e anche altro, è stato messo in evidenza ieri mattina durante la conferenza stampa di Forza Italia Alghero. I due consiglieri comunali Nunzio Camerada e Maurizio Pirisi (Michele Pais aveva un impegno di lavoro a Sassari) hanno spulciato le carte e gli atti relativi alla manifestazione predisposta dal Parco di Porco Conte, alla cui guida c’è il presidente Luigi Cella, in quota Udc e indicato da Antonello Usai, con la direzione di Mariano Mariani, e hanno posto dei legittimi dubbi sulla gestione di tali ingenti somme. Quesiti non prettamente tecnici, ma più che altro politici. Infatti, come detto più volte, in un momento di drammatica crisi come quello attuale, l’amministrazione Bruno, con il delegato all’Ambiente Raniero Selva, avrebbe potuto, o per i forzisti dovuto, lasciare ogni euro qui ad Alghero. Del resto aziende e professionisti capaci ci sono e pure iscritti agli albi regionali richiesti.

Insomma, come sottolineato dai consiglieri di opposizione, siamo davanti forse ad uno dei passaggi più cupi e torbidi della gestione della cosa pubblica ad Alghero. Le cui responsabilità, hanno detto Camerada e Pirisi, sono da trovare in seno alla Giunta Comunale, in primis, e poi al Parco, infatti le scelte, come sottolineato, è chiaro che siano ascrivibili a indicazioni giunte direttamente da Sant’Anna. Scelte che, forse, stanno anche alle base del misterioso addio dell’assessore Esposito. Resta il fatto che al territorio restano le briciole, mentre ad altri, oltre le mura, va la fetta grossa della torta. Tutto questo mentre il calendario segna 5 aprile e la manifestazione dicono inizi da questo sabato. Come detto ieri dai consiglieri e ampiamente previsto vedremo qualche selfie con scolaresche e membri dell’entourage e poco altro, mentre questa poteva e doveva veramente diventare la “Cortes Apertas” della Nurra. Ma, c’è da scommettere, che nel prossimo futuro, con un equa distribuzione delle risorse, lo potrà essere.

Nella foto e video la conferenza stampa di ieri sul Parco

S.I.