ALGHERO – E, come detto dal precedente articolo di Algheronews, la questione delle “spiagge pulite sempre” è oramai priorità della città di ALghero. Ed è cosi che arriva la nota dell’amministrazione Bruno che informa che “col 2019 si avvia ad Alghero una nuova politica ambientale che ricomprende tutte le operazioni tese alla migliore gestione delle spiagge, garantendo interventi mirati alla salvaguardia e valorizzazione turistica degli arenili in tutte le stagioni dell’anno”.
E’ un pacchetto d’interventi importante quello programmato con attenzione e competenza dall’Amministrazione comunale, col coinvolgimento attivo dei massimi esperti in materia e la garanzia di risorse economiche adeguate. In quest’ottica rientra l’investimento di 723mila euro sul servizio triennale di pulizia delle spiagge di libera fruizione (2019-2021), il cui bando pubblicato nei giorni scorsi scade il prossimo 29 gennaio. E’ la prima volta che la città di Alghero procede ad assegnare il servizio pluriennale e programma tutti gli interventi di pulizia manuale e meccanizzata delle spiagge con l’intento di garantirne la massima fruibilità già dai mesi di marzo e aprile, così da presentare litorali in ordine già dalla Primavera e dalle festività pasquali. In quest’ottica l‘acquisto del primo pulisci-spiaggia recentemente consegnato all’ufficio Manutenzioni, così da permettere un’attenta programmazione delle operazioni prestando la massima attenzione sulla qualità delle lavorazioni e soprattutto sulle tempistiche d’intervento. Gli investimenti deliberati dalla Giunta Bruno e perfezionati dal settore Ambiente, rientrano tra le numerose novità messe in campo dal competente ufficio, in netta discontinuità rispetto al passato: tra queste, l’attività che certamente avrà ricadute più importanti sulla qualità della vita di molti residenti e al contempo sull’immagine turistica della Riviera del Corallo, è rappresentata dalla bonifica dei siti di stoccaggio storici della posidonia ideati e realizzati a partire dal 2007. Dal mese di gennaio i lavori di vagliatura, ridistribuzione della componente sabbiosa e rimozione dellaposidonia prenderanno avvio proprio dal Lido San Giovanni: circa 800mila euro il finanziamento dedicato. Nelle prossime settimane si procederà all’assegnazione del bando pubblico per l’espletamento del primo lotto di lavori a cui hanno partecipato quattro aziende e si avvieranno le operazioni. Al fine di limitare al minimo il ricorso alla discarica, con conseguenti risparmi per le casse pubbliche, l’Amministrazione ha recentemente pubblicato la manifestazione d’interesse (scadenza 18 gennaio 2019)per il riutilizzo e la valorizzazione della posidonia come sottoprodotto, in considerazione soprattutto alle potenzialità nell’utilizzo in bioedilizia, in diversi settori energetici e in numerosi processi industriali. Procedura che segue quella già espletata, con successo, dalle imprese agricole: quattordici le aziende che hanno risposto positivamente ipotizzandone un riutilizzo nelle campagne come componente di concimazioni o lettiere. Parallelamente si prosegue con tutti gli accorgimenti già operati con successo ed efficacia da anni, sul fronte della lotta all’erosione costiera.
Acquistati i nuovi incannicciati, vanno avanti con regolarità gli interventi di sostituzionee potenziamento delle barriere antierosione eolica, a cui si sommano le operazioni di raccolta della sabbia dispersa nelle strade più prossime alla spiaggia e lungo i marciapiedi: granelli che, una volta caratterizzati, vengono riposizionati sul litorale come previsto dalla normativa. Proprio come avviene con laposidonia movimentata durante l’estate scorsa (quella storica già degradata non è oggetto di riposizionamento, né lo sarà né potrà esserlo). Scongiurato l’obbligo di un riposizionamento massivo grazie alla deroga richiesta con competenza dall’Amministrazione ed esclusi dall’Arpas elementi ostativi riconducibili ad agenti inquinanti, le foglie del 2018 eventualmente oggetto di ricopertura degli arenili riguarderanno esclusivamente le porzioni di litorali non interessati da nuovi spiaggiamenti autunnali, i quali già garantiscono la protezione dell’erosione.
Nella foto l’area di San Giovanni invasa da montagne di alghe
S.I.