ALGHHERO – Il caso della spiaggia per i nudisti, a Mugoni, nel golfo di Porto Conte, approda sui media nazionali. Perfino La Repubblica riporta la querelle che vede da una parte famiglie, residenti e turisti che frequentano, da anni, quel tratto di litorale, e dall’altra coloro che vogliono essere liberi di non indossare niente, anche a ridosso del limite del confine. Ed è cosi, restando a quanto indicato tramite una missiva firmata, che esplode la polemica che viene affrontata anche dai quotidiani più letti in Italia.
Lettera firmata. Nella spiaggia di Baia delle Ninfe si sta verificando quotidianamente una situazione incresciosa, che rischia di sfociare in fatti penalmente rilevanti e reazioni difficilmente controllabili. Con una Delibera di Giunta Comunale del mese di agosto 2022 l’Amministrazione di Alghero autorizzò la pratica del turismo naturista del tratto di arenile in località Porto Conte denominata “Spiaggia di Baia delle Ninfe”, con accesso principale attraverso la Strada Vicinale “Des Bangius” avente approssimativamente lunghezza pari a 200 metri. L’Associazione A.N.I.T.A. Sardegna Naturista aveva l’onere di predisporre e consegnare la cartellonistica da ubicare a delimitazione dell’inizio e della fine del tratto dedicato in corrispondenza della spiaggia dedicata. Poiché l’onere è rimasto inadempiuto, usualmente i naturisti passeggiano nudi lungo tutto l’arenile sconfinando i limiti della concessione dove nelle immediate vicinanze sono presenti famiglie con minori che assistono esterrefatti alla illecita esibizione delle pudenda di questi signori. Alla richiesta dei capi famiglia di evitare il passeggio in aree non consentite e di attenersi ai limiti concessi, i naturisti rispondono prepotentemente fregandosene e continuando a passeggiare tra i bagnanti increduli e soprattutto alla presenza di bambini che rimangono esterrefatti. Ciò che più dispiace è che le autorità cittadine, ripetutamente sollecitate, hanno omesso di verificare il mancato rispetto delle regole e di punire questi inadempimenti conclamati che peraltro, hanno creato un clima di forte conflitto nella spiaggia in questione fra i bagnanti e i naturisti, che sfocia regolarmente in liti e scontri fisici. Riteniamo indispensabile che l’opinione pubblica venga a conoscenza di questi fatti che rischiano di degenerare ulteriormente, e che l’attuale Sindaco, la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine intervengano per evitare che questa diventi una terra di nessuno dove tutto è lecito e che poco ha a che fare con il vero turismo naturista. Ringraziamo gli organi di stampa per l’attenzione che vorranno dedicare a questo sfogo, che trae origine dalla preoccupazione che le vie di fatto a cui regolarmente assistiamo degenerino ulteriormente.