CAGLIARI – Questa mattina il tribunale di Cagliari ha accolto la richiesta della Regione di sospendere gli effetti delle delibere che avevano stabilito il nuovo assetto societario di Geasar e Sogeaal, le società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia, che di fatto metteva la Regione Sardegna ai margini della politica dei trasporti regionale.
“Il Tribunale di Cagliari ha stabilito che la fusione delle due società di gestione va sospesa ed è funzionale ad una più ampia valutazione della vicenda, finalizzata ad contemperare l’esigenza di una efficace gestione economica degli scali con l’interesse pubblico di garantire il diritto alla mobilità dei Sardi, tutelato dalla Regione, che deve mantenere la regia pubblica delle politiche dei trasporti” – commenta il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.
“E’ necessario conoscere nel dettaglio il piano industriale: quali sono gli investimenti programmati, quali misure sono previste in tutela dei lavoratori, la proiezione dell’operazione e il programma di sviluppo delle rotte” – continua Pais -“Ma la domanda più importante a cui dare risposta è quale sia il ruolo che vogliamo abbiano gli aeroporti sardi. La mia risposta è che per noi garantire i diritti della Sardegna e dei sardi viene prima di qualsiasi conto economico. In quest’ottica, bene si inserisce l’azione del Presidente Christian Solinas e dell’assessore Moro tesa a tutelare gli interessi della Sardegna e il diritto alla mobilità dei sardi”.
“Gli aeroporti sono tra le più importanti infrastrutture economiche, ma soprattutto sociali, della nostra Isola, in quanto costituiscono le porte di accesso e di uscita, e garantiscono il diritto alla circolazione e il principio di Uguaglianza sanciti dalla Costituzione” – conclude il presidente Pais – “La Regione è sempre intervenuta per sostenere gli investimenti negli scali e le politiche di sviluppo. Ora, a maggior ragione dopo questa sentenza, deve essere vista come protagonista nella programmazione dei trasporti e dei flussi turistici della Sardegna, che investono anche profili occupazionali da difendere”.