Suoli pubblici, ecco tutte le novità del nuovo regolamento

ALGHERO – Approvato alle prime ore del giorno di oggi, al termine di una seduta iniziata alle 16 di ieri, il regolamento per le concessioni di suoli pubblici per attività di somministrazione di cibo e bevande. Una lunga sessione del Consiglio Comunale conclusasi con il voto favorevole della maggioranza e con due voti contrari ha chiuso un percorso iniziato nell’autunno scorso con gli incontri ripetuti con Associazioni di categoria e comitati di quartiere e portatori di interesse.

“Una città più bella, pulita e accogliente, obbiettivo di mandato, si raggiunge con il miglioramento del decoro urbano, con nuovi spazi per la città, con manutenzioni efficaci, con il nuovo appalto di gestione dell’igiene urbana e con regole certe per i suoli pubblici, che consentono da un innalzamento dei livelli dei servizi – spiega il Sindaco Raimondo Cacciotto – ed è quello che stiamo facendo con impegno e con la partecipazione della collettività, con la consapevolezza che gli spazi pubblici sono un patrimonio della intera comunità”. Il lavoro di cucitura delle diverse aspettative ha trovato sintesi nel lavoro delle Commissioni consiliari e degli Assessorati allo Sviluppo Economico e Demanio, guidati da Ornella Piras e Enrico Daga. Si è percorsa una linea di pensiero condivisa: spesso sono stati gli abusi e l’inosservanza delle prescrizioni a provocare quel senso di caotico disordine rilevato dai cittadini.

Il lavoro è stato quindi orientato verso alcune poche ma significative modifiche atte a ristabilire ordine nelle concessioni, interventi efficaci dei controlli, rispetto delle regole e rigorosità delle verifiche. Le novità più importanti riguardano lo stop agli immobili non contigui all’esercizio che partecipano al calcolo delle superfici. Una deformazione che ha determinato negli anni situazioni di sproporzione tra locali di esercizio e suolo concesso. E inoltre: il sistema delle premialità, ovvero delle quote di metri quadri ulteriori concesse in base a una serie di adempimenti da parte delle attività, viene rivisto con norme più rigide, ovvero con la certificazione asseverata da un tecnico che dimostri l’apertura per almeno dieci mesi, e con almeno tre dipendenti per i bar e cinque dipendenti per i ristoranti, assunti per lo stesso periodo. Inoltre: si amplia il raggio delle zone non concedibili, aggiungendo alla lista anche le scalinate del Lungomare Dante e dei Bastioni Marco Polo. Ridotta anche la possibilità di concessione del suolo alle attività che “vedono” l’ingresso all’esercizio: si passa da 30 a 25 metri.

“L’obiettivo è quello di contemperare al meglio la condivisione dello spazio pubblico tra esigenze delle imprese e diritti dei cittadini – afferma l’Assessore al demanio Enrico Daga – abbiamo costruito un riordino delle norme chiaro e omogeneo nel rispetto delle regole, che garantisce ai cittadini di sentirsi al centro delle scelte. Ringrazio gli uffici comunali che hanno lavorato con impegno e dedizione per la definizione dell’elaborato. Siamo convinti che questo possa avvantaggiare imprese, residenti, visitatori”. Per quanto riguarda le attività titolari di suoli pubblici adiacenti alle aiuole, dovranno impegnarsi alla loro cura e manutenzione attraverso l’utilizzo di piante ornamentali ed eventuali arredi preliminarmente concordati con gli uffici competenti. Ci sarà, soprattutto, una specifica e costante azione di verifica tra le superfici concesse e quelle utilizzate, con la messa in atto della sanzione accessoria della chiusura per cinque giorni in caso di riscontro dell’inadempienza, a tutela degli spazi di vivibilità dei cittadini, e del rispetto di una leale concorrenza tra le imprese.

“Il risultato raggiunto – aggiunge l’Assessora alle Attività produttive Ornella Piras – ci consente di guardare alla prossima stagione con la certezza delle regole e la consapevolezza dei controlli. Questo è solo un primo passo, siamo aperti al dialogo costruttivo in cui tutti devono sentirsi coinvolti e protagonisti”. Occhi puntati sul decoro, soprattutto: i controlli saranno focalizzati sulle concessioni deposito che, nella stagione invernale, si trasformano in ripostigli per ogni genere di suppellettili. Per questo motivo si è deciso di far produrre dichiarazioni apposite su inizio e fine del periodo di chiusura invernale.