ALGHERO – Un adagio tra gli addetti lavori dice che “non è campagna elettorale se non si parla di Surigheddu e Mamuntanas”. Ed è ecco che a rompere gli indugi è il “Gruppo Buona Politica” che, tramite una nota, riporta all’attenzione una delle tante grandi e ataviche incompiute del territorio. Ovviamente trattandosi di una realtà politica extra-consiliare, è anche piuttosto normale che “morda il freno” e voglia accelerare sull’avvio di una campagna elettorale che precederà 3 forse 4 elezioni di grande rilevanza per Alghero e non solo. Entrando nel merito Buona Politica propone qualcosa che in realtà si sarebbe giù dovuto realizzare da anni ma che, purtroppo, ancora non è stato fatto con ettari e ettari di prezioso terreno lasciati al pascolo.
“Passano gli anni, i mesi e se li conti anche i minuti” citava in un suo testo De André, per Surigheddu ad essere passato non è solo il tempo ma troppi Sindaci e troppe giunte regionali. Alghero in un momento di assoluta preminenza del prodotto italiano di qualità come volano economico, dispone di circa 1200 Ha tra Surigheddu e Mamuntanas, che sfrontatamente vengono lasciati in una criminosa inerzia da decenni. Sin dalle Giunte Cappellacci e Soru l’intendimento della Regione (senza praticamente interpellare Alghero, ricordiamolo) era quello dell’alienazione del compendio terriero con vincolo di indivisibilità nella cessione del bene. In buona sostanza se qualcuno doveva comprare le aziende lo doveva fare per intero. Da allora hanno fatto seguito proposte periodiche di campi da golf e beauty farm, dimenticando il pregio agricolo di quei terreni che non più di 50 anni fa producevano ottimo grano ed altro. Troppe campagne elettorali hanno visto usare le due ex aziende senza far seguire seri provvedimenti. L’inclusione negli anni ’80 nel monte pascoli della Sardegna ha salvato le terre dalla liquidazione coatta, ma non dalla rapida invasione delle stesse da parte di soggetti non autorizzati al loro uso (questione solo parzialmente affrontata). C’è da chiedersi perché in tempi di risorse limitate, di mancanza di posti di lavoro, di incertezza economica del territorio, l’abbandono di Surigheddu e Mamuntanas possa essere tollerato? Il movimento La Buona Politica crede che tutto questo debba finire e che le due aziende possano diventare un Eldorado occupazionale alla portata di mano. Riteniamo auspicabile la salvaguardia della vocazione agricola del patrimonio terriero ma senza escludere l’abbinamento di attività ricettive/ricreative/sportive. Proprio lo sfruttamento ad ampio spettro dei 1200 Ha potrà garantire non meno di 1000 di posti di lavoro e il coinvolgimento di decine di aziende locali, con un indotto significativo e che può fare la differenza per Alghero. La Buona Politica propone ai cittadini volenterosi e non rassegnati allo sperpero delle opportunità , agli amministratori in carica ed ex, nonché alle figure politico/professionali del territorio l’apertura di un tavolo con rappresentanti degli industriali, dei commercianti, degli operatori del turismo, del mondo dell’imprenditoria in generale e del settore sportivo per creare un laboratorio di progettazione che diventi produttivo in breve tempo. L’utilizzo proficuo delle due aziende, secondo i criteri esposti, rappresenta l’unico PROGETTO in grado di cambiare il volto della Città. Alghero è un territorio con risorse immense che continua a farle giacere nell’inerzia. Purtroppo il tempo perso è molto e sarebbe il caso di non sprecare altro, a tal proposito il gruppo La buona Politica istituirà una raccolta di firme online, per dare voce popolare al progetto, indipendentemente dagli interessi politici, proponendo, prossimamente, un decalogo che illustrerà dieci punti dai quali partire per la rinascita di Alghero, fra i quali il rilancio di Surigheddu e Mamuntanas.
Gruppo Buona Politica Alghero