ALGHERO – Cresce la preoccupazione nella Sanità. Entro il 2017 ci saranno tagli per 100milioni. Una cifra enorme che, come sempre in questi casi, è legata a servizi che verranno ovviamente ridotti. Questo prevede la Rete che sarà attuata dal direttore generale dell’Ats. Per Fulvio Moirano in Sardegna ci dovranno essere solo 17 premierati e due dipartimenti di alta specializzazione (Dea di secondo livello) a Cagliari e Sassari. Poi ci saranno 6 ospedali di primo livello distribuiti sull’intero territorio regionale e poi altre strutture suddivise in ospedali di comunità, di base e di zona disagiata.
Questo, tradotto, significa che ci saranno diversi tagli, anche pesanti. Da tempo, ad esempio ad Alghero, c’è allarme sulla situazione e su quello che potrà accadere per la Sanità locale. La Riviera del Corallo dispone di due strutture, Marino e Civile, che spesso vengono ritenute eccessive a fronte dell’enorme buco regionale della Sanità e delle esigenze del territorio. D’altra parte i servizi, per carenza di personale e macchinari, sono sempre meno di qualità e i pazienti si trovano spesso ad affrontare problemi per le loro cure. Perciò ritorna ciclamente un’idea già più volte avanzata nel recente passato ma che ancora non ha trovato realizzazione: cedere il Marino e ampliare il Civile con una nuova ala moderna e capace di accogliere le esigenze dell’area vasta facente capo al centro catalano. Ciò in particolare vista la stagionalità della richiesta dei servizi che cresce nei mesi caldi.
Adesso la proposta di Rete della Sanità, targata assessore Arru e Moirano, dovrà approdare nel Consiglio Regionale. Qui ci sarà da scollinare sul voto dell’Aula che non è scontato. Infatti, anche su questo punto, ci sono diversi malumori. A partire dai sindacati che hanno già alzato la voce contro i tagli. Una razionalizzazione è necessaria, ma la Sardegna rischia di perdere nuovi importanti presidi. E anche ad Alghero, pur mancando dalle assisi ufficiali, a parte social e media, il tema resta centrale.
Nella foto l’Ospedale Marino
S.I.