SASSARI – Il Coordinamento cittadino di Forza Italia Sassari esprime preoccupazione per “le notizie sempre più insistenti di una riforma interna dell’Ateneo sassarese che vedrebbe una significativa riduzione dei Dipartimenti universitari e conseguente modifica degli assetti didattici ed organizzativi di tutta l’università del Nord Sardegna”.
“Fatta salva l’autonomia che la legge riserva alle università pubbliche, si sottolinea che nell’isola i due Atenei sono appunto pubblici, con tutto ciò che consegue sul piano della rilevanza delle loro decisioni organizzative sul tessuto economico e sociale sardo. Il numero e la tipologia dei Dipartimenti sul territorio sono la dichiarazione delle competenze e delle identità dell’Università di Sassari, e non si comprende come nel giro di pochi mesi possa sparire un importante e storico dipartimento, come quello di Scienze Politiche e fondersi due dipartimenti di medicina, portando solo a due il numero totale dei dipartimenti medico-clinici”.
“La programmazione degli Atenei non è un qualcosa che possa essere fatta senza un collegamento con il territorio dove l’Università risiede né quantomeno può essere disattesa la comunicazione esterna. Risulta invece che il territorio non è minimamente informato di quanto sia stato deciso sulla riduzione dei Dipartimenti e sulle conseguenze che questo potrà avere sui futuri studenti e sulle famiglie che decidono di mandare i propri figli a studiare all’università, visto il crescente disfavore che si registra dai dati statistici sul sistema universitario sardo”.
“Inoltre, rileva il Coordinamento cittadino, restando fondamentale innanzitutto un rapporto sinergico dell’Università con gli Enti pubblici territoriali con l’obiettivo di individuare possibili partenariati non viene chiarito cosa questa modifica comporti nel rapporto con le altre istituzioni del territorio, in primo luogo quelle sanitarie (AOU in particolare) all’interno della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Queste decisioni avvengono in un momento storico delicato dove non si sono ancora sopite le polemiche sulla vicenda della chiusura di alcune Scuole di specializzazione di ambito medico, quella dell’agitazione del personale amministrativo sfociata in una serie di segnalazioni ed esposti alle autorità di vigilanza ed al Prefetto e la scarsa capacità di attrazione dei nostri corsi dilaurea, soprattutto di quelli magistrali, con conseguente causa di abbandono dei corsi di studio e di ritardo nel conseguimento della laurea”.
“In generale, osserviamo la completa assenza dell’Ateneo dentro il più generale dibattito sul governo della città e del territorio se non per una limitata visione sul contesto edilizio e ci si attende che questa dimostri di non essere una torre d’avorio ma un’istituzione aperta e strumento di conoscenza aperto al confronto locale”.
Nella foto la sede dell’Università di Sassari
S.I.