ALGHERO – Si è chiusa la prima parte della settima edizione del Mamatita festival che ha visto sorgere nel cortile della scuola primaria il bellissimo tendone del Teatro nelle Foglie. La compagnia italiana ha riscosso un grandissimo successo. Poesia e incanto, talento e molta preparazione atletica, tra acrobatica e clownerie, hanno coinvolto il pubblico che in questi giorni ha manifestato il suo entusiasmo riempendo il tendone e facendo risuonare di risate e applausi le gradinate. Il Teatro Nelle Foglie si prepara a salutare la città catalana ospitando sotto il suo teatro viaggiante lo spettacolo “Simposio del Silenzio” della compagnia cagliaritana “Oltrenotte” con Lucrezia Maimone e Elie Chateignier. “Simposio del silenzio” un racconto tra danza, clownerie e teatro, pensato e costruito come un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio. E’ una fiaba sulla precarietà: il peso, l’equilibrio, il rischio, il conflitto dualistico e l’ineluttabile desiderio di una armonia che sembra irraggiungibile. Circo-danza per uno spettacolo presentato per la prima volta sotto un tendone, vincitore del Premio CollaborAction Kids XL#1 2018 – azione del Network Anticorpi XL. Lo spettacolo inizierà alle 21:30. A seguire SpazioTango propone una milonga con musica dal vivo sotto il tendone. La milonga prevede la partecipazione eccezionale del badoneon argentino Hugo Satorre. Nel pomeriggio della giornata odierna – 6 settembre – l’artista Nadia Addis presenterà a 4 spettatori alla volta Brigitte, la protagonista del suo micro-teatro montato nel cortile della scuola, quartier generale del festival.
Brigitte è un’anziana signora che vive sola con il suo cane, Bruschetta. Un giorno, aprendo un vecchio comò rimasto chiuso ormai da anni, ritrova al suo interno alcuni oggetti che hanno accompagnato il suo passato, fatto di amori, emozioni e avventure in giro per il mondo. Inizia così un viaggio a ritroso nei ricordi della protagonista. In un mondo che scorre in maniera sempre più frenetica, la storia di Brigitte si impone come un elogio alla lentezza, un invito ad apprezzare le piccole meraviglie della vita. Lo spettacolo “Brigitte et le petit bal perdu” è consigliato dai 6 anni. Nadia Addis si forma all’accademia di Belle Arti di Sassari e alla Scuola Internazionale di Circo e Teatro CAU di Granada (Spagna). Nel 2021 incontra la storica compagnia di Circo Soluna, un teatro viaggiante solo a cavallo, e lavora con loro come attrice funambola, marionettista e clown. Collabora con la compagnia internazionale Nando & Maila che produce questo spettacolo che ha meritato la Menzione Premio Scenario Infanzia 2019. Domani sera nello spazio della “scala” della Torre di San Giovanni, in Largo San Francesco arriva Céline Brynart con il suo clown “Ginette et son monde”. Lo spettacolo proposto nella formula “di strada” è un distillato di innocente poesia che scaturisce da una comicità semplice e sensibile al respiro del pubblico. Musica lieve e cuor leggero in un racconto che non necessita di parole. “Ginette et son monde” è un’occasione per scoprire l’universo poetico clownesco dell’artista belga Céline Brynart, fatto di gioco teatrale, manipolazione di oggetti, elementi di acrobatica e di danza. Lo spettacolo non verbale, risultato della ricerca personale sul clown della performer, nasce dalla collaborazione tra Theatre en vol e Céline Brynart.
Il programma aggiornato è informazioni complete sugli spettacoli sono disponibili sul sito ufficiale del festival www.mamatitafestival.com
La settima edizione del festival ideato e organizzato da SpazioT è stata resa possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura, dalla Regione Sardegna, del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari – Salude&Trigu, con il sostegno di GrimaldiLines *Mamatita Vilatge – via Pascoli 32 – ingresso cortile Scuola Primaria – ex campo da calcetto. Mamatita Festival nasce ad Alghero, con uno sguardo “oltre il mare”, con lo scopo di creare un momento di incontro e scambio attorno al circo contemporaneo e al teatro di strada. Mamatita in algherese significa “tata”, colei che nutre. E così il festival, la cultura e l’arte nutrono e si prendono cura, alimentano e fanno crescere una comunità che “alimenta e nutre” l’arte, in una reciproca azione che permette al territorio di dialogare, svilupparsi, incontrarsi. Il “public” nel duplice significato di pubblico/spettatori e pubblico/spazio – diventano il motore di una città che si fa teatro.