ALGHERO – “Ciò di cui si parla è un’ordinanza della sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale che sospende l’ordinanza sindacale del 17 Giugno 2016 e non una sentenza che annulla l’ordinanza sindacale del 17 Giugno 2016. Diventa così difficile capire come si possa sbandierare l’atto, traendone affrettate conclusioni prima dell’ottobre 2017, data in cui la Sezione fissa per la trattazione di merito e l’eventuale sentenza”. Cosi da Sant’Anna riguardo la sentenza del Tar sul Milese commentata oggi anche dal presidente di Confcommercio Massimo Cadeddu [Leggi].
“Il Comune si adopera sempre per garantire la certezza del diritto e non per consumare vendette. In particolare, l’Amministrazione riconosce il valore e il prestigio dato alla città dal “Milese” e in ogni caso opera cercando di soddisfare sempre l’interesse pubblico, che si riflette talora anche con quello dei privati, e come tale si muove, con l’ausilio della struttura, nel rispetto della legge e dei regolamenti. Se all’epoca della presentazione dei documenti e del rilascio della concessione vi fosse stata una maggiore precisione nell’ubicazione del perimetro concesso, la cui ampiezza non è mai stata in discussione, probabilmente si sarebbero evitati diversi passaggi ed errori. Grazie al fatto che oggi esiste un Regolamento e grazie ai controlli che vengono effettuati, le contese si risolvono nei normali modi di legge e non come in passato con ben altre manifestazioni”.
“La differenza con l’imprenditore e il suo legale, sta tutta nel fatto che lo stesso si pone, giustamente, in un’ottica di parte cercando di ottenere il meglio secondo il suo vantaggio, mentre l’Amministrazione contempera gli interessi di tutti. Sempre la sezione Seconda del TAR Sardegna non più tardi del 4 Maggio 2016 sentenziava (non ordinava e rimandava) “…la legittima e ragionevole finalità perseguita dal Comune di Alghero di assicurare un distacco di m.1,20 tra gli esercizi commerciali adiacenti siti nella via in questione”. Finalità oggi richiamata nell’ordinanza del 2 Agosto 2016 dove i giudici ritengono “…..che la necessità di riduzione dell’area data in concessione, ove effettivamente giustificata da interesse pubblico, deve necessariamente avvenire attraverso il parziale ritiro della concessione n. 38″. Resta inoltre la disponibilità dell’amministrazione all’Istituzione dello sportello di conciliazione proposto da Confcommercio, anche la fine di limitare le liti e trovare intese ai sensi del regolamento vigente”.
Nella foto Mario Bruno
P.S.