ALGHERO – “Cacciotto faccia rettificare gli avvisi di accertamento cancellando sanzioni e interessi e riscuotendo solo quanto dovuto per le differenze accertate-. I partiti della coalizione di centrodestra FORZA ITALIA, UDC-PATTO PER ALGHERO, LEGA, FRATELLI D’ITALIA E PRIMA ALGHERO intervengono sulla “grandinata” di avvisi di accertamento TARI per gli anni 2019, 2020 e 2021 che è stata inaspettatamente riversata sui contribuenti algheresi, a ridosso delle scadenze Tari previste per il 2024.
“Un regalo di fine agosto, mese di “tregua fiscale”, inopportuno e certamente inaspettato per la maggior parte di quei contribuenti che avevano già pagato regolarmente le somme richieste in “bolletta “, a suo tempo, dalla Secal -commenta il centrodestra cittadino-. Nei loro confronti, infatti, oggi vengono richieste ulteriori somme dovute per la Tari, calcolata sulle maggiori superfici accertate dalla Step, oltre a sanzioni e interessi”. In sostanza, ricordano i partiti d’opposizione, i contribuenti avevano già pagato la Tari secondo quanto richiesto dalla Secal, nella convinzione di aver adempiuto al proprio dovere, ignari del fatto che la Secal non aveva aggiornato la propria banca dati con gli accertamenti Step.
È evidente che le conseguenze del disallineamento fra la banca dati della Step e quella della Secal non possono essere imputate ai contribuenti che hanno eseguito il pagamento della Tari nella misura calcolata dalla Secal stessa, ritenendo, in buona fede, di aver pagato tutto il dovuto -attacca la coalizione di centrodestra-.
Intervenga immediatamente il sindaco Cacciotto per far rettificare gli avvisi di accertamento inviati ai contribuenti che hanno già versato la Tari conformemente alle richieste della Secal, cancellando sanzioni e interessi e riscuotendo solo le differenze accertate.
Del resto, se è vero che il pagamento della Tari va fatto in autoliquidazione, è altrettanto vero che la Secal ha sempre provveduto ad inviare i moduli di pagamento, ingenerando nei contribuenti algheresi la convinzione che si debba attendere la comunicazione dei bollettini della Secal.
Una prassi che condividiamo perché finalizzata ad umanizzare il rapporto comune-contribuente. Tuttavia, questa prassi non può oggi ritorcersi contro il contribuente stesso che subisce un atteggiamento vessatorio e viene chiamato a pagare importi triplicati.
Lo stesso art. 10 dello Statuto del contribuente prevede che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria siano improntati al principio della collaborazione e della buona fede. Pertanto, non devono essere irrogate sanzioni, né richiesti interessi di mora, nel caso in cui l’errore del contribuente sia stato causato dall’essersi conformato ad indicazioni contenute in atti dell’Amministrazione finanziaria e dalla stessa successivamente modificate.
In applicazione di tale norma chiediamo, quindi, l’immediato intervento del Sindaco e della giunta affinché la Secal provveda a rettificare gli avvisi di accertamento, sollevando i contribuenti dall’ingiusto e gravoso onere di pagamento di sanzioni e interessi -chiudono le forze di opposizione Forza Italia, Udc-Patto Per Alghero, Lega, Fratelli D’Italia e Prima Alghero-.