ALGHERO – “Nella delibera nessuno sgravio Tari per le imprese algheresi.A differenza di ciò che hanno fatto altre amministrazioni nel resto d’Italia e anche in Sardegna, la Giunta Sardo leghista guidata dal sindaco Conoci non ha voluto concedere una drastica riduzione della Tari per le attività produttive che operano nel Comune di Alghero.” Cosi i consiglieri comunali di Centrosinistra riguardo i tributi locali e la condizione generale di crisi.
“La richiesta di aiuto delle attività, anche oggi ribadita dai vertici della Confcommercio algherese non è stata ascoltata. Dopo aver in precedenza aumentato le tariffe per le utenze domestiche per compensare una diminuzione per le non domestiche, l’unica altra idea che è venuta ai nostri amministratori, per venire incontro a quelle attività che più di altre avevano sofferto a causa della chiusura e di una stagione turistica molto inferiore agli anni scorsi, è stata una semplice delibera di slittamento dei termini di pagamento. Evidentemente per gli attuali amministratori le aziende cittadine non stanno affrontando una delle crisi peggiori della storia, perché se così non fosse in questi mesi avrebbero lavorato per trovare soluzioni ben più incisive di un semplice spostamento delle scadenze”.
“Sia chiaro che si tratta di una scelta politica perché le risorse si sarebbero potute trovare, a partire dai milioni di euro entrati nelle casse grazie alla lotta all’evasione fatta dalla precedente amministrazione oppure grazie alla rinegoziazione dei mutui concessa dal governo che ha lasciato nelle casse comunali oltre un milione di euro. Per non parlare del fatto che per la sua incapacità l’amministrazione è stata obbligata a utilizzare fondi di bilancio per le scuole avendo bucato un bando del Ministero con il quale sarebbero arrivati gratis in Alghero 230mila euro per gli edifici scolastici.Assistiamo dunque all’ennesima prova di incapacità amministrative e stavolta a farne le spese sono le imprese. L’unica nota positiva è il silenzio imbarazzato del Sindaco e della maggioranza che hanno pensato bene di non comunicare ai cittadini il loro “massimo sforzo”.