CAGLIARI – “Presidente Pigliaru, lei ha mai provato a fare un preventivo con la Tirrenia? Avrebbe dovuto farlo già nel 2014, prima di firmare l’intesa per una revisione della convenzione vantaggiosa solo per la compagnia. Le suggerisco un esperimento. Così anche lei vedrà quello che tutti i sardi e gli amanti della Sardegna sanno già”. Lo ha scritto sulla sua pagina di Facebook Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, dopo aver pubblicato una serie di screenshot con alcuni preventivi per Giugno, Luglio e Agosto. Cappellacci ricorda che Forza Italia da tre anni sollecita la Giunta regionale: “Abbiamo presentato mozioni contro il monopolio prima che Tirrenia e Moby finissero nelle mani dello stesso proprietario, abbiamo più volte tentato di svegliare la Giunta sulle tariffe e sulla verifica degli equilibri della convenzione Stato-Tirrenia, ma Pigliaru e compagni non hanno battuto un solo colpo. Basta dare un’occhiata sui siti della compagnia per vedere che i prezzi sono ben diversi da quelli promessi da Renzi e Onorato in coppia sul palco della Leopolda”.
“Nella scorsa Legislatura – prosegue Cappellacci- la mia Giunta presentò un ricorso alla Corte Costituzionale, ottenendo una sentenza storica, la n. 230 del 2013, grazie alla quale la Sardegna non può essere esclusa dalla decisioni sulla continuità marittima. Finalmente era arrivato il momento di stracciare la famosa convenzione con lo Stato e riscriverla, ma Pigliaru si è seduto al tavolo per avallare una modifica che presentava vantaggi solo per la compagnia e nessun vantaggio per i sardi. Non solo: ha anche abbassato la guardia dinanzi a Bruxelles, non ha difeso la flotta sarda, lasciando così campo libero ad un’Unione Europea che ha bloccato le navi con i quattro mori perché, secondo loro, violerebbero la concorrenza. Basta affacciarsi sul lungomare di Cagliari per vedere che non c’è nessuna concorrenza con la navi Moby e le navi Tirrenia che appartengono allo stesso proprietario. Questa Giunta, che ancora una volta non difende i sardi e la Sardegna, deve andare a casa subito”.
Nella foto una nave Tirrenia
S.I.