Tasse Rally, bruniani colti in fallo

ALGHERO – Iniziamo dalla fine. E, per una volta, visto quanto accade di solito, con una che potremmo considerare buona notizia. “Questa amministrazione con delibere di giunta ha disposto il totale abbattimento degli oneri tributati a favore di tutte le iniziative di caratura internazionale, tra cui il Rally e il Giro d’Italia”. E’ l’assessore al Bilancio Gavino Tanchis che prova a fare chiarezza sull’ultimo caso esploso in seno al governo cittadino. Ma, un chiarimento tardivo e soprattutto, ancora una volta, “a chiamata” ovvero emerso solo dopo gli articoli di stampa della Nuova e Algheronews [Leggi], ma, comunque, c’è da dare atto a Tanchis che, almeno, ci ha messo la faccia a differenza di chi sbraitando come un ossesso ha parlato di notizie false.

Il tema riguarda il pagamento di alcuni tributi che la Secal (società del Comune di Alghero) ha richiesto agli organizzatori del Mondiale del Rally. Striscioni pubblicitari e occupazione del suolo pubblico (da parte delle case automobilistiche) che sono diventati oggetto di ingiunzioni da parte della società che si occupa delle riscossioni, come confermato dalla precedente presidente della partecipata. Questo è accaduto l’anno scorso con ovviamente un termine complessivo di 5 anni per gli accertamenti. Un fatto, ovviamente, sorprendente per chi anela ad ospitare eventi importanti proprio come la gara iridata. Per questo ha fatto scalpore, da subito, tale richiesta. Ma, come già detto, nonostante le notizia fosse già trapelata negli ambienti dell’informazione, ad esempio questa testata, aveva evitato di diffonderla per evitare di far emergere l’ennesima brutta figura in cui era coinvolta Alghero. Però, come spesso accade, poi, le cose vengono a galla. E così è stato per questa vicenda.

Anche perchè, non è finita qui. Oltre, l’assurda, pazzesca, marziana richiesta del pagamento dei tributi al Rally, c’è adesso da verificare la validità tecnica della “variazione di Bilancio” con cui la Giunta Bruno dovrebbe esentare i grandi eventi dal pagamento di questi tributi. Scelta che tra l’altro, come spesso accade, parrebbe campata in aria, infatti ci sarebbe da comprendere chi decide quali siano o meno gli eventi che vengono esentati dalle tasse. Invece, sarebbe bastato, se veramente si crede nel turismo, cultura e spettacoli fare un regolamento ad hoc. Mentre negli ultimi anni è accaduto spesso che una partecipata disponeva il contributo, mentre l’altra sanzionava. Cose fuori dal mondo per chi vorrebbe vivere di turismo. Ma ritornando alla “variazione di bilancio” si tratterebbe di una partita di giro, da un capitolo all’altro del documento contabile (della cifra record di 1 milione di euro), che, per adesso, è stata solo approvata dall’esecutivo e passata solo giovedi scorso in Commissione, ma deve ancora essere approvata dal Consiglio (assemblea ancora lontana dall’essere convocata per l’assenza di numeri della maggioranza) altrimenti non è valida e soprattutto, attenzione attenzione, non sarebbe retroattiva ovvero per il passato il rally dovrebbe, dunque, pagarsi le cartelle giunte con “amore” da Alghero, la Riviera, ultimamente, dei marziani.

Nella foto gli stand del Rally ad Alghero

S.I.

Variazione Bilancio Eventi