Tavolini, il “caso Piazza Civica”. Proposte, parla Pesapane |video

ALGHERO – L’incontro di ieri, de titolari e gestori di bar e ristoranti ad Alghero, è servito a comprendere quelle che sono le richieste del comparto. Un settore che conta almeno 2.000 occupati, più indotto. Cifre che, in un momento di estrema difficoltà socio-economica come questa, non possono che far riflettere e porre massima attenzione. Quella che hanno ribadito ieri i consiglieri Christian Mulas, Mimmo Pirisi e Monica Pulina i quali, da posizioni diverse, hanno comunque garantito di ascoltare tali istanze e farle proprie in vista, però, di un prossimo regolamento che normi in maniera più consona il settore. Apertura anche dall’assessore Vaccaro che, viste le sue importanti deleghe, può incidere in maniera importante e decisiva sulle scelte dello sviluppo strategico e armonioso delle attività presenti in città.

Le richieste, ribadite in maniera decisa da parte del Presidente di Fipe Alessandro Pesapane (anche nell’intervista in allegato), sono principalmente queste: congelare l’attuale disposizione dei suoli pubblici in attesa del pronunciamento del Governo e, a prescindere da tali indicazioni, non toccare niente fino a fine stagione. A quel punto “siamo pronti e disponibili a sederci insieme all’Amministrazione, Comitati di Quartiere e altri per realizzare un regolamento che possa veramente accogliere le esigenze di tutti senza dimenticare, però, che Alghero non vive di uffici, o almeno non ha mai vissuto principalmente dal pubblico, ma vive di commercio, artigianato, bar, ristoranti e accoglienza”, è stato ribadito ieri.

Inoltre è stato evidenziato che, a prescindere dalla Legge Bersani che ha liberalizzato il mercato, è possibile, come accaduto in diversi Comuni d’Italia, “contingentare” le nuove aperture e limitare la presenza di suoli pubblici in certe zone di alto pregio e soprattutto tutelare le attività storiche, come ad esempio il “Cafè Costantino”. Ed è stata proprio la proprietaria della attività di Piazza Civica (Alba Piria)  a fotografare una condizione piuttosto triste del decadimento dell’offerta nella parte vecchia della città: “E’ tutto plastica, chincaglierie e altra roba che poco a che fare con uno dei centri storici più belli d’Italia – e ancora – Piazza Civica è nel caos con passaggi di piatti di pasta e poco spazio per passeggiare, e a noi, che esistiamo da 100 anni, viene chiesto di togliere un gazebo divenuto una sorta di giardino che abbellisce la piazza”.