ALGHERO – Quando la politica mal sopporta l’informazione, siamo veramente alla frutta. Anzi al caffè. E questo accade da tempo con una certa porzione, vecchia e nuova, che si trova saltuariamente perfino ad amministrare ovvero a rappresentare tutti. Ma codesti “politici” soffrono di nanismo e gli effetti nefasti li vediamo, anzi, subiamo tutti. Ed è così che raccontare quanto accaduto ieri in commissione dà fastidio. Eppure si tratta di normali accadimenti legati ai processi amministrativi, ma riferirli e renderli pubblici, anche con una descrizione delle varie dinamiche, può far saltare i nervi soprattutto a chi è abituato al pensiero unico e, afflitto da bulimia da propaganda, non accetta critiche o peggio “visioni” diverse, e forse più realistiche, visto che paiono più legate alla maggioranza del sentire degli algheresi, rispetto alle sue. Ma tant’è, il periodo inedito, prima o poi, sarà solo un brutto ricordo del passato.
Andando oltre e ritornando alla cronaca di ieri, anche il consigliere comunale Nunzio Camerada, sempre pacato e non amante della polemica, non può non confermare che alcuni consiglieri di maggioranza che rivestono il ruolo di commissari dell’organismo che si occupa di commercio, e dunque della questione dei suoli pubblici, “hanno stranamente, piano piano abbandonato i lavori” E commenta Camerada “spero non per mettere in atto una velata forma di ostruzionismo che palesa un certo nervosismo a sinistra della maggioranza“. Eppure le commissioni vengono convocate dalla stessa amministrazione proprio per tracciare il percorso e anche votare sulle delibere che poi arriveranno in Consiglio.
In questo caso e se ne parla da mesi, almeno da quando questo regolamento è stato adottato ed ha visto quasi una sollevazione popolare della categoria, presto dovrebbe arrivare in Aula la delibera con le proposte di cambiamento. “A questo punto tutto sarà deciso in Consiglio, questo è l’impegno preso dall’Assessore, ma credetemi, – commenta ancora Camerada – nonostante sia ancora migliorabile, del primo impianto del regolamento è rimasto proprio poco”. E ancora l’esponente di Forza Italia “tengo a sottolineare la professionalità e la disponibilità degli uffici che si son trovati ad applicare uno strumento concepito male, già abbondantemente modificato in sede di approvazione con ben 21 emendamenti della maggioranza, ora ulteriori modifiche arrivano grazie alle associazioni di categoria” E in chiusura si domanda Camerada “ma c’era bisogno di tutto ciò? Se ci avessero ascoltato avremmo potuto serenamente studiare, tutti insieme, un regolamento più consono e adeguato a questa città piuttosto che approvare a fine dicembre 2014 questo lacunoso strumento ancora oggi non soddisfacente e palesa un chiaro flop amministrativo”.
Nella foto Nunzio Camerada
S.I.