CAGLIARI – “La cosiddetta legge edilizia, contrabbandata dal centro-sinistra come un superamento del Piano Casa, sta dimostrando tutta la sua inutilità e, come già denunciato da Forza Italia, si sta rivelando dannosa anche per il settore dei balneari”. La denuncia è di Marco Tedde ed Ignazio Locci (Forza Italia).
“Fino allo scorso l’anno – spiegano i due azzurri- le ordinanze balneari della Regione, anche a seguito delle pressanti richieste avviate qualche anno fa dall’amministrazione comunale algherese di centrodestra, consentivano l’apertura degli stabilimenti per tutto l’anno. Oggi, a seguito dell’emanazione della legge regionale 8 del 2015, il posizionamento di strutture a servizio della balneazione è ammesso nei litorali definiti “urbani” senza limiti temporali, e nei mesi da aprile ad ottobre negli altri litorali. Ma in assenza di Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) la legge prevede che dal 1 gennaio 2017 l’utilizzo dei litorali a fini turistici sia consentito solo per 90 giorni. Ma i litorali “urbani” non sono ancora stati individuati dalla Giunta e quindi quest’anno anche per i comuni che hanno approvato il PUL sarà possibile il posizionamento di queste strutture solo da aprile ad ottobre. Inoltre, per i tanti comuni sprovvisti di PUL dal 2017 l’uso degli arenili sarà consentito solo per 90 giorni”.
“E’ un disastro annunciato a cui occorre urgentemente porre rimedio con una norma che elimini questi ostacoli normativi penalizzanti per novecento concessionari balneari sardi che, solo a titolo d’esempio, non potranno aprire per le festività di Pasqua che attirano molti visitatori, e sul turismo balneare in genere. La Giunta – hanno concluso Tedde e Locci- eviti di aspettare ancora una volta un domani che non arriva mai. E utilizzi meglio il suo tempo che oggi viene impegnato per aumentare Irpef e Irap, per prorogare le poltrone dei Commissari ASL e per fare conferenza stampa zeppe di annunci e prive di concretezza”.
Nella foto una spiaggia della Sardegna
S.I.