ALGHERO – La bocciatura di parte della legge regionale sulla gestione della posidonia (questione sollevata da Forza Italia Alghero) è una brutta tegola per Alghero. Una delle località più colpite dal problema rispetto a tutto il resto d’Italia. Tra i vari commenti c’è stato anche quello della Deputata di 5 Stelle che evidenziava la batosta per la Regione. Ma, di fatto, questa è una batosta per la Riviera del Corallo, suoi cittadini e imprese. A meno che, come detto, non si voglia “alzare le mani” verso la “burocrazia”, cedervi e lasciare intonso tutto il litorale: da San Giovanni a Fertilia una distesa marrone dove poter “comodamente” godersi il mare e il sole. Può essere una soluzione. Nel frattempo, l’assessore Montis ha già criticato l’immobilismo sul tema da parte dei rappresentanti sardi a Roma e anche della stessa Regione. E nello specifico ha redatto una missiva inviata alla Deiana in cui, anche qui, ricorda le responsabilità degli organismi sovraordinati rispetto al Comune.
“Cara Onorevole Deiana,
ho letto con interesse la sua nota in merito alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale di parte della Legge Regionale 1/2020 in materia di gestione delle foglie di posidonia spiaggiata.
Una legge che ricalcava in parte quanto previsto dalla cosiddetta “Salvamare”, poi arenatasi, e sulla quale Lei sa che non mi sono mai espresso in termini entusiastici, trovandola infatti distante dalla vera risoluzione del problema. Condivido quanto da lei dichiarato quando dice che le “….decisioni pesano e peseranno significativamente sui territori e sugli interessi dei cittadini». Ma pesano anche le mancate decisioni, o meglio i ritardi, anche del Governo, posto che la Sentenza ribadisce la competenza dello stesso in materia di tutela dell’ambiente e dell’ ecosistema. E allora, la domanda nasce spontanea. Cosa ha fatto ad oggi il Governo per portare avanti la legge Salvamare, che trattava anche quei temi, per cui Lei, sono certo, si spese direttamente ? Io so ciò che ha fatto il nostro Comune, in solitudine e con risorse proprie, in un solo anno e mezzo condizionato dalla pandemia. Ha proseguito, in continuità con quanto già fatto, l’opera di smantellamento dei siti storici ( leggasi Punta Negra), ha stipulato un accordo di programma con Provincia e Consorzio Industriale di Sassari per la realizzazione di un impianto in loco a cui è seguita l’approvazione di un progetto, ha lavorato in silenzio per giungere alla realizzazione dell’impianto vero e proprio e per cui i tempi di conclusione son quelli meramente burocratici. Tutto il resto son guerre politiche, masochistiche, e da cui son sicuro, nutrendo vera stima, Lei saprà allontanarsi per portare risultati che a questo punto ricadono soprattutto sotto la Sua responsabilità, e degli altri rappresentanti sardi, per l’importante ruolo di connessione che ricopre, tra chi deve fare le scelte e il territorio”.
Nella foto del 17 aprile 2019 alcune turiste sulla posidonia in zona Lido