ALGHERO – “La terapia intensiva di Alghero, grazie allo spirito di abnegazione degli anestesisti e degli infermieri già presenti nel nostro ospedale, a breve potrà aprire: venti persone, dieci medici, dieci infermieri a cui va il nostro ringraziamento più grande. Altro personale gradualmente arriverà. Di fatto, la terapia intensiva di Alghero, con Ozieri, è già tra gli hub nella rete della protezione civile. Si stanno completando gli acquisti, si sta effettuando il trasloco di parte di anestesia nel piano terra del Civile, si stanno individuando tutte le possibili soluzioni logistiche, si è in attesa solo di respiratori e altri dispositivi che rendano immediatamente operativo il reparto”. Cosi Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Gabriella Esposito, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto, Pietro Sartore riguardo l’emergenza sanitaria che vede cruciale poter avere a disposizione a breve la “Terapia intensiva” di Alghero.
“Tutto è praticamente pronto. Locali moderni, dotati delle migliori tecnologie, con sei posti letto, uno d’isolamento, con zone filtro per i parenti e gli operatori, un locale per l’accettazione del paziente e uno per la preparazione delle terapie. Tutto nuovo di zecca e all’avanguardia. Bene abbiamo fatto, tutti insieme, a chiedere con forza, anche in queste ore, l’apertura del reparto che – tra l’altro – consentirà ad Alghero di ottenere il DEA di primo livello”
La terapia intensiva polispecialistica ad Alghero nasce con una delibera regionale nell’agosto 2006 che stanzia un finanziamento di 1.2 milioni, su proposta dell’assessore Nerina Dirindin e viene completato solo nel 2017. Grazie ai medici, agli anestesisti, agli infermieri, agli amministrativi e agli amministratori dell’ATS, perché stanno facendo di tutto perché il reparto sia aperto prestissimo, in linea con le disposizioni ministeriali. E così migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria per tutti.