ALGHERO – “E’ il regalo più bello per mio padre”. E’ Alessandra Abbado, figlia del maestro Claudio, che commenta positivamente la definizione dell’accordo tra Parco di Porto Conte, Legambiente e Famiglia Abbado proprio nel giorno del suo compleanno (avrebbe compiuto 90 anni). Un progetto che vede l’Ente Parco puntare alla sua crescita dell’offerta culturale, ambientale e anche artistica e questo grazie alla partecipazione ad un bando regionale dell’assessorato all’Ambiente. “Mostrami”, questo il nome dell’iniziativa definita dal Ceas Porto Conte, con cui si intende garantire l’accessibilità e la fruizione (a studenti di ogni grado, ricercatori scientifici, cittadini o membri della comunità, artisti, etc) di un bene comune che si inserirà nel circuito culturale e turistico dell’Ecomuseo di Porto Conte, il primo ecomuseo formalmente riconosciuto dalla Regione Sardegna, creando, quindi, le condizioni per una utilizzazione e fruizione del bene comune, stabile e prolungata nel tempo. Fra le finalità della proposta “Mostrami” c’è quella di contribuire alla realizzazione del progetto “C.RI.M.M. – Centro di Ricerca Macchia Mediterranea, iniziativa portata avanti nell’ambito del partenariato con la famiglia Abbado e Legambiente che coinvolge la Università di Sassari e che è orientato al tema della sostenibilità, della innovazione e trasformazione culturale che parte dalla natura per attivare ad affrontare i temi dei diritti, della giustizia e del benessere, coerentemente, con quanto stabilito dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2020. Iniziativa, come introdotto, al centro della conferenza stamp alla presenza, oltre che di Alessandra Abbado, del presidente dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca, degli assessori algheresi Andrea Montis, Alessandro Cocco e di Sassari Antonello Sassu, del direttore delle aree protette di Porto Conte Mariano Mariani e del Presidente di Legambiente di Sassari Michele Meloni e di Giampiero Mulas del Grup Espeleològic Alguerès
“Non possiamo che essere orgogliosi di questo progetto che vede dare nuovo risalto all’aspetto artistico, con il posizionamento nei terreni di Abbado del Lazzaretto di una straordinaria opera in pietra dell’artista, sempre attento all’ambiente, Michelangelo Pistoletto, e anche quello ambientale che, oltre la valorizzazione e tutela dell’area del litorale, vede la nostra decisione di intitolare a Claudio Abbado una delle più particolari grotte della nostra area marina protetta ovvero la gruta de la llumera (la grotta della luce)”, cosi il Presidente Tilloca. Una cavità fruibile, tramite richiesta, dal mare e che ha nella possibilità di godere, in alcune ore del giorno, dei raggi solari che creano un’atmosfera magica e unica. In chiusura il commento soddisfatto degli amministratori di Alghero e Sassari che sottolineano come, in generale, si tratti di “un progetto coraggioso e ambizioso che evidenzia ancora una volta la volontà di questo territorio di continuare a preservare le proprie bellezze sempre nell’ottica di una fruizione consapevole e di una mirata promozione delle sue peculiarità ambientali e naturalistiche”.