ALGHERO – “In gergo sportivo verrebbe chiamato “gioco di rimessa” quello posto in atto dal sindaco in merito alle azioni da intraprendere per il contenimento degli effetti negativi della crisi economica in atto. Il sindaco, principe del gerundio dalla sintassi affidata ai modi indefiniti “facendo, lavorando, organizzando, pianificando”, in realtà non riesce ad andare oltre gli atti di ordinaria amministrazione”. Cosi il segretario cittadino del Partito dei Sardi Gavino Tanchis che ritorna sui temi già percorsi legati all’azione amministrativa e agli sgravi fiscali vista la crisi legata al Covid.
“Non riesce a farlo perché, sin dal suo insediamento è fermo al palo ( e con lui l’intera città), impegnato in una perenne e ingiustificata lotta di trincea con i partiti che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e che oggi, gradatamente, ne stanno prendendo le distanze, incapace di tenere fede agli impegni programmatici e abile unicamente a partorire delibere di disarmante inconsistenza come quella assunta di recente sulla TARI. Il crollo del traffico aereo del 36% registrato dal “ Riviera del Corallo” per il mese di agosto, la drammatica riduzione dei voli nazionali/internazionali, i riflessi negativi della pandemia sulla stagione turistica e l’impennata dei contagi in Sardegna e in città ( con tutti le conseguenze che ne deriverebbero nella ipotesi di una nuova chiusura) avrebbero dato una scossa a tutti, tranne che al sindaco Conoci precipitato in uno stagnante torpore. Dati impietosi e allarmanti quelli registrati ad Alghero in queste ultime settimane che avevano riposto nell’intero comparto economico delle aspettative, ci si attendeva da parte del sindaco Conoci una iniziativa politica finalmente forte e coraggiosa, come l’abolizione della TARI per l’anno 2020 a favore delle utenze non domestiche e non il semplice differimento delle scadenze di pagamento adottato con D.G. n. 238/20 del 15/09/2020 e ratificato dal Consiglio Comunale nella giornata di ieri”.
“Eppure questa amministrazione avrebbe le risorse necessarie per compensare il mancato introito derivante dalla invocata abolizione della TARI per l’anno 2020 e lo potrebbe agevolmente fare attingendo dalle entrate straordinarie derivanti dalla attività accertativa che, dal 2019 ad oggi, ha portato nelle casse comunali oltre 6 milioni di euro destinati ad aumentare a breve con l’imminente pioggia di notifica di nuovi avvisi di accertamento per IMU/TARI per gli anni 2018/19. Un tesoretto in parte già inserito a bilancio ( per dirla tutta i bilanci varati da questa amministrazione si reggono grazie all’eccezionale gettito derivante dalla lotta alla evasione in città ), risultati sorprendenti scaturiti dalle azioni poste a contrasto della evasione tributaria, numeri significativi che avrebbero condotto qualsiasi Sindaco a convocare una conferenza stampa per renderli noti alla collettività ma che, evidentemente, creano imbarazzo al primo cittadino che, proprio contro questa attività accertativa, aveva fondato la propria campagna elettorale”.