CAGLIARI – “Stamane, in Consiglio regionale, la ex Presidente Alessandra Todde, ha insistito nel non aver sostenuto spese, nè di aver ricevuto contributi, durante la SUA campagna elettorale” – comincia l’ex presidente del Consiglio regionale Michele Pais.
“Racconta praticamente di una campagna elettorale affrontata con spese… “a sua insaputa!”… Come per il Decreto Draghi, approvato… “a sua insaputa”…
Come le dichiarazioni nella trasmissione Piazza Pulita di Formigli, in cui un’altra Alessandra Todde sosteneva di aver sostenuto gran parte delle spese elettorali, vantandosene!, in proprio. Oggi scopriamo che qualcuno ha pagato la campagna elettorale “all’insaputa” della ex Presidente Alessandra Todde” – continua Pais.
“Il punto è: a quale Todde dovremmo credere? Quante Alessandre ci sono che fanno e dicono cose all’insaputa delle altre Todde?
Ma soprattutto, la ex Presidente Todde nel suo intervento in Consiglio regionale, sfugge dal merito della vicenda” – insiste Michele Pais.
“Il problema non è la bolletta da 153€ ma le dichiarazioni opposte e discordanti sulle spese. Ma il fatto che non abbia raccontato chi ha pagato la sua campagna elettorale. Se non dovesse saperlo, sarebbe ancora peggio!” – prosegue l’esponente della Lega.
“Oggi invoca il garantismo per se stessa, attacca il collegio con presenza di magistrati, però non ha esitato a manifestare contro il governatore della LIguria Toti. Perché dovremmo difenderla?”
“Ma soprattutto se non è stata grado di gestire delle pratiche burocratiche così semplici a cui è tenuto il candidato del più piccolo consiglio comunale sardo, come credere che possa gestire l’amministrazione della Sardegna e dei sardi?”
“L’effetto di questa vicenda imbarazzante, purtroppo, è che la Regione oggi risulta commissariata e immobile. Per quanto altro tempo si vuole tenere “in ostaggio” una intera isola?” – conclude Michele Pais.