ALGHERO – Ogni anno, ogni anno, la stessa storia. Arrivati a questo periodo, quando da una parte la stagione turistica dovrebbe essere già bella che programmata e si iniziano a divulgare (come accade in tutto il mondo) i primi eventi estivi, saltano fuori i problemi coi trasporti. Continuità aerea che scade, biglietti aerei e navali sempre (e ancora) troppo cari, collegamenti con territori che poco hanno a che fare col turismo, poche tratte e altro ancora.
E’ vero, le criticità nell’Isola sono sempre tante, a partire dall’agognata, e ormai “campo di battaglia” preferito, della Sanità, ma la Sardegna senza sviluppo e crescita sarà sempre più in condizioni da “emergenza socio-sanitaria”. E perciò sarebbe utile attivare delle politiche strutturate riguardo i trasporti da e per l’Isola. Senza dei collegamenti con dei costi realmente contenuti che permettano un vero diritto alla mobilità il presente e futuro sarà sempre carico di difficoltà e criticità.
Forse, visto anche il periodo di attesa rinascita, dopo la pandemia, sarebbe ora di creare un sistema di trasporti serio, moderno e che palesi veramente un diritto, per i sardi e non solo, visto che, fino a prova contraria, la Sardegna vive (anche) di turismo. E perciò attivare collegamenti coi mercati più floridi e storicamente attrattivi (Inghilterra, Germania, Nord-Europa) che, oltre tutto, rappresentano anche i luoghi in cui sono presenti la maggior parte dei nostri emigrati e dunque, le tratte verso quelle nazioni, rappresentano due positività: turismo e mobilità.