CAGLIARI – “Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici è un segnale importante in chiave di sostenibilità ambientale, farlo attraverso una riduzione del costo dell’abbonamento, quindi incrementando le risorse a favore degli studenti, è certamente una misura di agevolazione economica volta anche all’inclusione sociale”. Così il relatore del provvedimento sul trasporto pubblico Michele Cossa, anche capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, che oggi ha illustrato la misura in Aula. Il provvedimento che determina un incremento di 3.500.000 euro per l’anno 2019, in aggiunta ai 10.500.000 già previsti per il triennio 2019-2021, è stato licenziato appena due giorni fa dalla Terza Commissione.
L’approvazione del testo in Commissione è stata preceduta nei giorni scorsi dall’Audizione dell’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde e da una discussione relativa appunto al trasporto pubblico locale in Sardegna, nel corso della quale, spiega Cossa, “sono state prese in esame le criticità relative al Tpl. Ho evidenziato come il tema dell’obsolescenza dei mezzi Arst non possa essere secondario, data la necessità di investire con urgenza su autobus moderni e sicuri. Sono convinto che il grado di modernità di una società si evince anche dalla qualità del trasporto pubblico locale”. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che, continua il relatore del provvedimento e capogruppo dei Riformatori, “un trasporto pubblico efficiente contribuisce a combattere fenomeni negativi come la dispersione scolastica e lo spopolamento dei territori, entrambe manifestazioni drammatiche di decadimento socio-economico che purtroppo la Sardegna conosce bene”.
Per Cossa il diritto alla mobilità interna presuppone infatti una nuova e moderna flotta di bus, dato che “l’età media dei mezzi è 12,4 anni contro i 5,7 del 2009 e contro i 7 anni della media europea. Servono 28 milioni di euro l’anno per acquistare 100 nuovi autobus l’anno e rinnovare progressivamente tutti i mezzi oggi in esercizio”.
Nella foto Michele Cossa
S.I.