Ultime settimane di gran lavoro e studio, quelle appena trascorse, da parte delle Associazioni di Categoria, coadiuvate dai propri tecnici tributaristi e legali di fiducia a causa degli avvisi di accertamento anni 2013-2017 per la Tares/Tari. Bersaglio: le imprese e le famiglie del comprensorio algherese. Lo svolgimento dei fatti, qui riepilogato da Stefano Visconti, albergatore e presidente della Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari e da Marco Di Gangi, Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo e dell’associazione Domos del comparto extralberghiero.
“A partire dal 4 di novembre, le imprese iscritte all’Associazione e al Consorzio – fanno sapere i due Presidenti- , in compagnia di un buon numero di imprese operanti ad Alghero non solo nel comparto turistico, e di un novero molto significativo di nuclei familiari, si sono viste recapitare dalla Step Srl (vincitrice del bando con il quale l’Amministrazione Comunale ha affidato l’accertamento e la riscossione coattiva dei tributi comunali Tari e Imu) gli avvisi di accertamento per il tributo Tares anno 2013 e Tari 2014-2017.”
E’ necessario un passo indietro: per l’individuazione delle superfici imponibili ai fini Tares/Tari, imposta istituita per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, si parte dal presupposto che determinate superfici degli edifici o delle aree di sua pertinenza siano atte alla produzione di rifiuti. A livello comunale è un apposito Regolamento licenziato dal Consiglio Comunale di Alghero che disciplina la materia. “Le maggiori discrepanze tra le superfici accertate dalla Step e quelle dichiarate dal contribuente – proseguono Di Gangi e Visconti- sono derivate da una interpretazione molto estensiva del Regolamento: le maggiori superfici accertate dalla STEP sarebbero perciò il risultato di una forzata applicazione del Regolamento comunale che ha portato ad individuare come capaci di generare rifiuti anche quelle superfici che, con una interpretazione storicamente consolidata, ed una lettura rigorosa del regolamento , non hanno questa caratteristica.
Questo vale soprattutto, ma non solo, per le aree scoperte. Infatti negli accertamenti sarebbero state ricomprese superfici esplicitamente escluse dal regolamento come balconi, verande, terrazze, locali tecnici, ecc., ecc..
“Ciò ha portato la STEP ad accertare maggiori superfici che hanno determinato l’emissione di avvisi di accertamento nell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro.” L’insostenibilità di tali importi che da tale ricalcolo venivano dalla Step presunti, ha messo le categorie produttive nella scomodissima condizione di dover ricorrere all’Associazione e ai propri legali e tributaristi di fiducia per farsi un quadro chiaro della situazione. “Spinti dagli iscritti, abbiamo chiesto un incontro al Sindaco e agli Assessori competenti – continuano Visconti e Di Gangi- e articolato in quattro incontri, l’ultimo dei quali il 12 dicembre, le motivazioni del nostro dissenso. L’Amministrazione Comunale, anche intervenendo con il propri Dirigenti di settore, ha recepito da una parte la fondatezza di quanto asserito al tavolo dai rappresentanti delle imprese, dall’altra la complessità e gravità della situazione.”
Il resto è storia recentissima: da ieri i contribuenti, speriamo tutti, stanno ricevendo per posta elettronica certificata da parte della Step Srl, gli annullamenti in autotutela degli avvisi precedentemente emessi per le annualità 2014-2017. Si attende anche che tale comunicazione venga tempestivamente fatta anche a quei contribuenti non dotati di PEC, come buona parte dei cittadini colpiti.
Relativamente alla TARES 2013, la Step Srl, deve comunicare al contribuente la possibilità di evitare il contenzioso accedendo all’istituto dell’accertamento con adesione per cercare di definire bonariamente la questione. “La materia tributaristica è molto complessa, pertanto consigliamo ai nostri iscritti di muovere i propri passi guidati da un tecnico tributarista o legale di fiducia- concludono Di Gangi e Visconti- vista la probabilità elevata di incorrere in errori di forma in caso di autogestione della pratica. Senza entrare in merito alla esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva – va riconosciuta al Sindaco, agli Assessori e ai Dirigenti coinvolti in questa vicenda di aver saputo ascoltare le ragioni delle nostre Associazioni, dei loro rappresentanti e degli iscritti, oltre che delle forze politiche sia di maggioranza , sia di opposizione e di averle sapute trasformare in chiari input alla Step Srl, ragione per la quale in queste ultime ore si iniziano a vedere i primi risultati.”
Nella foto i rappresentanti di categoria
S.I.