CAGLIARI – “Le dichiarazioni del Presidente della Regione sul cosiddetto Referendum contro le trivelle, e il suo malcelato invito all’astensionismo, aprono uno scenario cupo”. Cosi Noi con Salvini Sardegna sull’uscita del presidente Pigliaru riguardante il referendum che tante polemiche ha sollevato [Leggi].
“La reale intenzione delle sinistre, con l’autorizzazione dello sfruttamento dei giacimenti di petrolio interessati, concessi già per tantissimo tempo alle multinazionali del petrolio senza apprezzabili riscontri economici per lo Stato, fino all’esaurimento, celano forse la volontà di introdurre nuove tasse sulla produzione e l’utilizzo dei combustibili fossili?”
“Se non ci fosse malizia dietro l’intenzione della sinistra di invitare all’astensione o al voto negativo al referendum, il Presidente della Regione avrebbe dovuto invitare tutti gli elettori sardi a votare decisamente SI al Referendum, senza cercare di confondergli ulteriormente le idee, dato che lui stesso prevede una rapida transizione verso l’utilizzo delle fonti rinnovabili”.
“Per quanto riguarda il referendum, sì, non interessa direttamente la Sardegna, seppure è una delle 9 regioni che hanno sottoscritto la proposta di referendum. Ma ciò che interessa a noi è che, alla scadenza delle concessioni, le multinazionali del petrolio smettano immediatamente di approfittarsi di convenzioni già obsolete a discapito degli interessi della cittadinanza per la salute, per l’incontaminazione del territorio e, dunque, per la propria economia. Per questo motivo invitiamo gli elettori sardi a votare SI contro le trivelle, al referendum del 17 aprile”.
Nella foto un gazebo di Noi Con Salvini
S.I.