CAGLIARI – La riforma del demanio, i rapporti delle imprese balneari con la Regione Sardegna ed i Comuni, le differenti regole tra i diversi piani di utilizzo dei litorali adottati dalle amministrazioni locali e le recenti modifiche normative regionali in materia ambientale e urbanistica. Sono questi i temi che verranno tratti nell’evento di Confcommercio Sardegna organizzato per lunedì 10 aprile, dalle 15 alle 17, al Caesar’s Hotel di Cagliari in via Darwin, 2/4, alla presenza del ministro degli Affari regionali, Enrico Costa, dell’assessore regionale delle Programmazione e vice presidente della Giunta, Raffaele Paci, dell’assessore regionale degli Enti Locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, e dell’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu. Gli imprenditori turistici dell’associazione, compresi gli aderenti al Sindacato italiano balneari (Sib), parleranno della tutela delle aziende esistenti e del futuro del settore con il presidente nazionale del Sib, Riccardo Borgo, il presidente di Confcommercio Sardegna e del Sib Sardegna, Alberto Bertolotti.
“Il Ddl del Governo è un punto di partenza del percorso di riforma — dice Bertolotti – Consente di iniziare a percorrere finalmente la soluzione del problema concessioni e di evitare, nell’immediato, a fronte della sentenza della Corte emessa già a luglio 2016, una pericolosa inerzia dell’Italia che potrebbe accelerare iniziative negative della Commissione Europea, dei Giudici italiani e delle Pubbliche Amministrazioni. In Sardegna , dove il settore conta circa 900 concessioni balneari tra hotel e altre aziende che danno lavoro a 1.500 operatori fissi e 4.500 stagionali, garantendo un fatturato medio annuo di 150 mila euro (dato relativo all’impresa balneare e non gli alberghi con servizio a mare)., c’è la necessità di evitare regole sui Pul a macchia di leopardo che a volte causano disuguaglianze e squilibri, economici e di offerta di servizi ai turisti, anche tra Comuni costieri limitrofi. Chiediamo regole chiare ma soprattutto di valorizzare le professionalità esistenti: le imprese balneari – conclude – sono un’altra vetrina turistica per l’Isola non solo nei tre mesi estivi, ma, come sta accadendo sempre più spesso, anche in quelli di spalla”.
Nella foto il lido di Alghero
S.I.