ALGHERO – «Alghero non è più attrattiva come un tempo, purtroppo». Lo stesso operatore turistico di lunga data che a inizio stagione, visti primi segnali non incoraggianti, utilizzando un’iperbole piuttosto forte, mi aveva detto: « Ad Alghero sono scomparsi i turisti» anche stavolta con più dati a disposizione non ci è andato certo leggero.
«È triste dirlo, ma non siamo più attrattivi come un tempo.» – ha sentenziato – «Olbia in questi anni è cresciuta in modo enorme, Cagliari, dopo che ha capito che può fare turismo, corre senza freni e piano piano sta crescendo anche l’Ogliastra. Se non ci svegliamo in fretta, rischiamo di vivere di ricordi.»
Le sensazioni di inizio stagione, quando qualcuno parlava di un’Alghero “vuota” rispetto ai suoi standard, sono state in qualche modo confermate dai numeri diffusi prima da Federalberghi, che ha evidenziato un calo delle presenze nei mesi di giugno e di luglio, e poi anche dall’Assessorato regionale ai trasporti, che (al contrario di quanto avvenuto per gli altri due scali dell’Isola, che sono in crescita) ha evidenziato per l’aeroporto di Alghero un calo di circa 10.000 passeggeri per gli arrivi nei mesi di luglio e agosto 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Poi certo, lo sappiamo tutti, a cavallo di Ferragosto, visto anche l’enorme numero di seconde case, Alghero è sempre piena, ma è certificato dai numeri che rispetto al passato il calo c’è stato e molti operatori lo hanno avvertito in modo sensibile.
Il problema è che Alghero ha meraviglie naturali e storiche da far invidia a tanti, ma da troppo tempo manca di una politica turistica e di una politica di sviluppo. L’attuale amministrazione non è riuscita a pianificare nulla sia nel settore urbanistico, che in quello commerciale e di riflesso in quello turistico.
Mentre nelle altre città si continuano a costruire strutture ricettive di livello e a creare servizi di qualità, ad Alghero ancora non si è neppure riusciti a decidere quale futuro dare a Maria Pia. In quanto a chiacchiere in questa consiliatura si è sentito di tutto, dai campi da golf alla cittadella dello sport, agli alberghi o al parco urbano, ma nei fatti, vista l’inconcludenza amministrativa, non si è pianificato nulla.
Inoltre in questi anni l’Amministrazione guidata dal sindaco Conoci ha colpevolmente abbandonato la cura degli spazi cittadini e la manutenzione ordinaria. Non si poteva certo pensare che aver presentato una città sporca, disordinata, con le strade dissestate e la viabilità nel caos, con pinete e spazi pubblici in abbandono e dove proliferano erbacce e blatte invogliasse i nostri ospiti a ritornare.
Ora non c’è proprio più tempo da perdere, perché se non si cambia registro al più presto i nostri meravigliosi tramonti su Capo Caccia rischiano veramente di non bastare più”.
Pietro Sartore, consigliere comunale lista civica “Per Alghero”