ALGHERO – Eccoci qua che, purtroppo, si raccoglie quanto si semina nell’arco degli anni. Certo, Alghero e’ sempre una meta ambita. Ma se i servizi (a partire dal trasporto pubblico locale) sono da cittadina retrograda, questi sono i risultati. Inoltre, ed è evidente, la poca pianificazione e programmazione, nell’arco di diversi anni, pesa sempre di più. Che si tratti di collegamenti aerei (troppo pochi coi paesi traino come Inghilterra, Germania e Francia), atavica mancanza di nuovi hotel, parcheggi totalmente insufficienti, offerta di intrattenimento che, a parte qualche “colpo” (vedi alcuni dei grandi concerti e qualche guest dj nei locali), è sempre più appiattita e volta a inseguire (con lo specchietto retrovisore) le continue contingenze. Forse, bisognerebbe fermarsi, un attimo. E ripartire.
Altrimenti ci si trova, quasi quotidianamente, a rincorrere le questioni giornaliere che, quasi sempre, sono connesse a scelte e decisioni del passato, magari anche remoto. Ed è cosi che si arriva a non potere incidere sul presente con scelte anche radicali (vedi l’assurda esplosione di attività nel centro storico e, come detto, la necessità di decentrare offerta turistica e non solo). Nessun psico-dramma, è chiaro. Alghero non sta nè affondando nè sprofondando, ma, come emerso dalle pagine dall’Unione Sarda con le parole di Bianca Bradi, del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, “dopo l’exploit del 2023, quando Alghero registrò il record di presenze, molti proprietari di immobili si sono lanciati nel settore dell’accoglienza e oggi l’offerta è ampissima, oltre la reale domande del mercato. Almeno il 30 per cento delle strutture opera in nero: una concorrenza sleale che ha costretto gli albergatori ad abbassare le tariffe”.
“Le presenze si raggiungono a discapito dei fatturati, – conferma Bianca Bradi la presidente del Consorzio turistico Riviera del Corallo – soprattutto nel centro città vengono segnalati affitti irregolari con tutte le gravi conseguenze che si possono immaginare, anche dal punto di vista igienico sanitario, per esempio per lo smaltimento dei rifiuti. Nessuna guerra contro l’extra-alberghiero, sia chiaro, semmai la battaglia è contro i pirati che sfuggono ai controlli e al fisco”.
Senza un cambio di passo, drastico e netto, anche nell’offerta di servizi, eventi, trasporti, collegamenti aerei, etc, la china presa sarà difficilmente modificabile. Perciò è, sempre più impellente, prendere decisioni forti e riportare Alghero e suo territorio nella giusta carreggiata. Il tempo, seppur forse non infinito, c’è.